1. Party Feet


    Data: 07/06/2022, Categorie: Feticismo Autore: Davidd, Fonte: EroticiRacconti

    ... l'atmosfera si scioglie, io incontro i miei amici, lei balla e parla un po' con tutti e ci incontriamo qualche volta in pista, un paio di volte al bancone e poi verso la fine della serata. Tutto tranquillo. Avevo anche avuto alcune occasioni per sbirciare quei meravigliosi piedini ondeggiare sulla pista da ballo, muoversi sinuosi e decisi su quei tacchi lucidi e neri, che mi avevano incantato come fossero la parte più interessante di tutta la festa.
    
    Alla fine della serata, come d'accordo, torniamo verso la macchina; ed è proprio durante il rientro che accadde tutto ciò che mi fece credere fosse un sogno.
    
    Avevamo bevuto un po'. Io guidavo, quindi non più di due cockatils, lei invece aveva calcato la mano, sapendo di non dover prendere la macchina per tornare a casa. A metà circa del viaggio, si leva i tacchi e poggia i piedi sul cruscotto. Potevo ammirare i suoi piedi, velati da un sottile calzino di nylon, delicatamente smaltati di nero, intrecciati davanti ai miei occhi. Dovevo sforzarmi di metterli bene a fuoco, siccome l'oscurità era notevole.
    
    "Ti dispiace se metto i piedi qui?" mi chiede poi. "Scusami, ma ho ballato tutta la sera e mi fanno un male incredibile".
    
    "Macchè, nessun disturbo! Figurati!".
    
    "Spero non puzzino ahahahahaha" si mette a ridere lei.
    
    Iniziamo a parlare molto più disilnvolti rispetto al viaggio d'andata e ci mettiamo a scherzare su moltissimi argomenti. All'improvviso, la discussione cade sul sesso. Anche lì, com'era da aspettarsi, ...
    ... risate infinite mentre, tra una curva e l'altra, continuavo a fissarle i bellissimi piedi. Se ne stavano sul cruscotto, ed il nylon rendeva tutto ancora più bello. Avrei voluto fermarmi e baciarle le meravigliose estremità, partendo dal collo, per gustare poi la pianta, il tallone ed i suoi alluci, che si intravedevano con quella laccatura nera lucida attraverso i calzini.
    
    Ero disastrosamente catturato dai piedi di G. Lei continuava a parlare, finchè, non so bene per quale motivo, sposto la discussione sui vari tipi di "feticismo". Risate a non finire, mi confessa che è una cosa che trova buffa, anche se non ha niente in contrario. Eravamo quasi arrivati al paese in cui abita G. quando esclamo "comunque anche io sono un feticista".
    
    Lei si gira. "E cosa ti piace, scusa?" e scoppia a ridere.
    
    "I piedi" le rispondo.
    
    "Noooo un feticista dei piedi? scherzi?"
    
    "No no, giuro! A proposito, i tuoi sono bellissimi".
    
    "Grazie. è un complimento che non mi ha mai fatto nessuno ahahahaha". Era visibilmente imbarazzata e mi fu chiaro come non avesse davvero mai ricevuto complimenti per quelle deliziose estremità laccate.
    
    Si fa silenzio. C'era imbarazzo? non troppo. Sono orgolgioso di essere feticista, anche se mai mi sarei aspettato di fare un'uscita del genere; ma la vista dei piedi di G. smaltati, per di più avvolti in calzini di nylon, appoggiati sul cruscotto, mi avevano totalmente inebriato.
    
    All'improvviso, G. dice "Svolta qui!". Io rimango di sasso. Ero convinto la ...