1. Sporcarla indelebilmente


    Data: 29/05/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: thomas andersen, Fonte: EroticiRacconti

    ... vincolarci senza infrangere le regole. Poi lui si stese sul divano, pancia in su e tu a quattro zampe su lui, col tuo viso sul suo petto, infilai il profilattico davanti ai suoi occhi e mi misi alle tue spalle, nel lato corto del divano, dove il tuo fondoschiena sporgeva verso l’esterno per me, e ti penetrai la vagina. Mi eccitava il tuo caldo corpo giunonico, affondavo aumentando sempre più la forza e la velocità. L’inguine sbatteva sulle tue natiche allo stesso ritmo dei tuoi ansimi, e intuivo il suo segarsi eccitato nel guardare il tuo viso gaudente. La tua mano improvvisamente arrivò verso il mio pene, lo sfilasti, continuando a ondeggiare col corpo e a uggiolare, afferrasti il preservativo tirandolo, ti aiutai a sfilarlo, avevo capito il tuo deplorevole intento. Mi infilai nuovamente nelle tue viscere. Chiunque avrebbe intuito, dall’estasi che ti usciva dalla gola, che qualcosa era cambiato, anch’io non gestivo più il piacere e proseguivo nello sfondare quella imponente famelica vagina gonfia prendendoti per i capelli con una mano e tenendoti fermo il fianco con l’altra. Adoravo quella tua carne proibita di moglie oscena e irrispettosa, l’illegalità di quel sesso ti condusse all’orgasmo. Vederti e udirti portò a compimento la masturbazione del tuo uomo che venne sul suo petto cercando di raggiungere la tua bocca con la sua per baciarti. Mi sfilai, il ...
    ... cazzo duro, impregnato dei tuoi succhi che erano scesi anche lungo le tue cosce. Vi baciaste un po’ mentre simulavo di sfilarmi la protezione in gomma che già era sul pavimento. Mi ricomposi, lui andò in bagno, e tu mi dicesti di fermarmi per la notte, non ero venuto e questo ti disturbava troppo. Ero un po’ restio ma riuscisti a convincere sia me che lui. Ci mettemmo a letto, tu in mezzo. La tua mano e la mia intrecciate segretamente, aspettando che si addormentasse. Indescrivibile il brivido dovuto al timore che si accorgesse che ci stavamo baciando impercettibilmente e ininterrottamente mentre la tua mano lentissima mi masturbava, fu la sega più lieve e allo stesso tempo più eccitante, schizzai esageratamente, incuranti di inzuppare a dismisura il lenzuolo, sopprimendo ogni respiro, venni silenziosamente mentre le punte delle lingue giocavano come fiamme al vento fuori dalle bocche. Portammo poi con le dita più sperma possibile verso i nostri visi per ungerci di piacevole infamia. Ci comportammo schifosamente ma non c’era stato verso di inibirci, era un peccato troppo grande per concederselo a metà. Prima dell’alba ti diedi un bacio sulla fronte, lui dormiva ancora, mi vestii, ci guardammo per qualche interminabile secondo, tu stesa, io in piedi. E consapevole che non avrei mai dimenticato le parole che non ci siamo potuti dire in quel momento, me ne andai. 
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