1. Sporcarla indelebilmente


    Data: 29/05/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: thomas andersen, Fonte: EroticiRacconti

    Tempo fa stavo meditando su quale prosciutto farmi affettare al banco gastronomia quando si avvicinò un mio coetaneo di bell’aspetto ma abbastanza impacciato. Un uomo curato, fine, quarantenne, che però non sprigionava particolare energia. Con poca convinzione, mi chiese se poteva parlarmi per una proposta; io acconsentii incuriosito e mi spiegò che lui e sua moglie avevano da tempo la fantasia di provare a far entrare uno sconosciuto nel loro rapporto, di avventurarsi in questa nuova esperienza per ravvivare la coppia aggiungendo le solite storie che si raccontano quelli che si vogliono convincere che ciò sia una soluzione a una passione finita.
    
    “Ti avevamo già notato qui tempo fa qui al supermercato, a sensazione potresti essere la persona adatta.” A quel punto ti avvicinasti, molto più disinvolta del tuo partner, accennando un impercettibile e calibrato sorriso, che immediatamente ricambiai, ti rivolgesti a me “premetto che è stata una sua idea, io all’inizio ero contraria ma, poiché insiste, mi son guardata attorno per capire se qualcuno poteva incuriosirmi, ed eccomi qui; è una situazione nuova per noi, nel caso accettassi,vorrei non ti aspettassi nulla, solo vivere spensieratamente questo percorso per vedere cosa può accadere”
    
    Davanti a me una donna alta e formosa, lunghi capelli castani lisci, con un portamento sicuro di sé che ti donava molto fascino, diretta nel dialogo ma con il tono della voce confortante, non particolarmente bella, obiettivamente graziosa, ...
    ... ma il tuo modo di essere ti rendeva molto intrigante e desiderabile. Avevo la sensazione di averti già vista ma non avrei saputo dire con certezza dove. Eri sicuramente il carattere dominante della coppia. Avvicinandoti, avevi immediatamente accentrato su te il pallino della “trattativa” e tuo marito era passato in secondo piano, non più coinvolto, nemmeno con lo sguardo.
    
    Presi la parola dicendovi che ritenevo la situazione uno scherzo e non stavo perciò dando importanza alla cosa, in effetti sembrava surreale. Nonostante ciò mi avevi colpito in pochi secondi, per assurdo già non potevo permettermi di perderti per la mia diffidenza ma nemmeno rischiare di cadere in qualche tranello. Perciò presi tempo, vi invitai a cenare insieme il giorno seguente in un ristorante della zona. Avrei avuto tutto il tempo per studiarvi con calma; accettaste entusiasti l’idea, a vostro dire, deliziosa, perché non aveva intenti frettolosi. Prima di congedarci mi lasciaste un numero di cellulare, senza specificare di chi fosse, per accordarci, con calma, su come raggiungere insieme il locale.
    
    La sera seguente passaste a prendermi in un luogo pubblico prestabilito, una lussuosa auto nera con vetri scuri si affiancò a me in piedi e il finestrino passeggero, scendendo, mi mostrò te. Compresi che dovevo salire sui sedili posteriori e mi accomodai. La cosa mi urtò lievemente perché mi sarei aspettato un’accoglienza più calorosa, più devozione per il vostro prescelto, ma mi guardai bene dal fare ...
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