1. Vintage - Cap.2: Lo scrittoio


    Data: 26/05/2022, Categorie: Etero Autore: Luthien feat. Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    Vintage – cap. 2: lo scrittoio
    
    Il caratteristico odore che pervade il vecchio negozio di antichità è un misto di muffa, polvere, cere stratificate nel tempo, solventi e vernici, una mistura pungente che invade le narici non appena si varca la soglia.
    
    Il sig. Adalgiso, esperto antiquario e titolare del laboratorio di restauro, ci scorge affacciandosi dal retrobottega, e dopo un caloroso saluto ci invita, con i suoi soliti modi affettati, a dare un'occhiata agli ultimi arrivi.
    
    “Là in fondo ci sono alcuni pezzi interessanti, me li hanno appena portati gli eredi di una eccentrica signora con la passione per l'antiquariato” fa cenno con un ampio gesto del braccio, indicando il lato opposto del salone espositivo, che pur essendo ampio appare assai angusto a causa della quantità di mobilia accatastata “non li ho ancora ispezionati né catalogati, ma ad una prima occhiata c’è qualcosa di pregio, seppure non in ottime condizioni. Fate pure un giro, e se vi occorre qualcosa mi trovate in laboratorio.”
    
    Il sig. Adalgiso ci conosce bene, sa che siamo curiosi e appassionati di antichità, e ci tratta sempre come fossimo di casa.
    
    Gironzoliamo indisturbati tra vecchi arredi, io vago da una parte all'altra con aria sognante come una bambina in un negozio di giocattoli, mentre mio marito mi guarda con un sopracciglio sollevato, nel suo tipico sguardo tra l'ironico e il divertito. Una sorta di paternalistica superiorità che spesso mi dà sui nervi, mentre quando siamo a letto mi fa ...
    ... letteralmente impazzire. Sì, lo so, sono bipolare! mi batto per i diritti delle donne ma sotto le lenzuola è il maschio che comanda. Sarà un complesso di Elettra mai risolto?
    
    Scorgo un Maggiolino piuttosto malconcio senza più il fondale, ma con intarsi colorati di ottima fattura, e un cassettone che potrebbe essere un canterano veneto del Seicento.
    
    Poco più avanti c’è un piccolo scrittoio in palissandro, finemente intarsiato con legni di frutto a decori floreali e ghirlande, con una delicata alzatina a cassetti decorata da colonnine e sormontata da un rondò in bronzo.
    
    Lo scrittoio ha tutta l'aria di essere un mobile inglese, stile vittoriano. Pare in buone condizioni, se la pelle verde che ricopre il ripiano interno della ribaltina è davvero quella originale. Davvero un bell'oggetto. Chissà l'anziana signora dove l'ha scovato!
    
    Mentre sfioro delicatamente le forme di quel mirabile pezzo, la mia attenzione viene catturata dalle due colonnine simmetricamente disposte a separare i cassettini laterali.
    
    “Ehi! Guarda un po’ qui? Non trovi che siano un po’ troppo spesse per essere solo degli elementi decorativi?”
    
    Ci scambiamo un'occhiata eloquente.
    
    “Pensi anche tu quello che penso io?”
    
    Una delle caratteristiche che più ci appassionano degli antichi scrittoi è quella di avere tanti piccoli vani in cui riporre la corrispondenza e i vari materiali di cancelleria, e spesso i mobilieri ricavavano dei nascondigli in cui custodire degli oggetti, degli stipi segreti ...
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