1. Clistere di Famiglia: seguito


    Data: 25/05/2022, Categorie: Feticismo Autore: Clisterium, Fonte: EroticiRacconti

    ... una decina di litri l’uno che fumavano e che fondevano il decotto che il più delle volte era composto da fiori di camomilla (per fortuna nella tenuta avevamo un campo di camomilla enorme), semi di lino, malva e semi di finocchio. A tutti veniva aggiunto del sale da cucina per una questione isotonica (non farlo assorbire troppo dalle pareti intestinali) e solo in fase di instillazione, e solo per alcuni clisteri della glicerina liquida. Il giorno prefissato Mamma predisponeva l’ambiente in modo meticoloso, il profumo di camomilla si sentiva sin fuori l’abitazione. Le candele erano accese e il telo steso sulla chaise longue. Come una piccola processione si saliva nella grande sala da bagno, sempre ben riscaldata d’inverno e fresca l’estate. Prima le “piccole” Cristina e Cinzia, poi finita la prima sessione dopo un paio d’ore le grandi Lory e Susy. Ad ogni sessione la “Maitre de Cerimonie” era Mamma con l’aiuto attivo di zia Rosa. Per me era tutta un'altra storia. Mamma mi chiedeva di aiutarla a preparare il tutto cosi’ che non perdessi la mano. La zia Rosa usciva e ci lasciava soli in modo da poterci scambiare qualche confidenza anche se alcune volte restava su mia richiesta per non farla sentire sola. Mia mamma e mia zia si scambiavano reciprocamente i clisteri senza la presenza di alcuno di noi. Per ogni sequenza il procedimento era abbastanza simile per tutti. Il liquido riscaldato a 38° o poco più veniva mantenuto al caldo e in temperatura tramite un riscaldamento per ...
    ... mezzo di una candela posizionata sotto una grossa brocca di vetro trasparente di circa sei litri che terminava nel suo basso laterale con un ugello di vetro al quale sera inserito un tubo flessibile di gomma rossa lungo circa due metri e mezzo che al suo culmine aveva una cannula di bacalite nera abbastanza lunga sui venti centimetri che terminava con una specie di ciliegia con diversi forellini al suo intorno. Il contenitore era appoggiato su di una specie di leggio in legno di abete scuro che poteva essere sollevato o abbassato grazie a un sistema di scorrimento abbastanza facile da usare e che serviva per aumentare o meno la pressione della soluzione che brillava di un colore giallo intenso all’interno del contenitore. Di sottofondo cera una musica quasi sempre tantrica indiana con strumenti sempre diversi che creavano un ambiente di totale rilassamento. Tra i profumi intensi di camomilla, la musica pervadente, il caldo della stanza e la piacevole sensazione della spugna pulita e soffice sotto la pancia era impossibile non rilasciare i propri muscoli e aspettare il piacevole clistere. Una volta allungato sulla spugna, a corpo totalmente nudo, la prescelta/o aspettava che mamma con molta dolcezza le allargasse le natiche per poter ungere il proprio sfintere e con il dito guantato da un guanto medicale introducesse il proprio medio per massaggiare la parte e prepararla all’introduzione della cannula. Una volta tolto il dito; mamma appoggiava la testa a ciliegia della cannula sul ...