1. Clistere di Famiglia: seguito


    Data: 25/05/2022, Categorie: Feticismo Autore: Clisterium, Fonte: EroticiRacconti

    Mia madre che era sempre fuori per motivi di lavoro e mi ha insegnato sin da piccolo a intervenire in caso di emergenze medicali. Perciò ho imparato sin dalla prima adolescenza tra i 12 e 14 anni a fare le iniezioni, praticare clisteri, fare delle piccole medicazioni, e prendermi cura delle ragazze. Vi chiedere perché me e non Lory o Susy. Be', per mia madre e mia zia erano troppo tonte e imbranate, almeno cosi si atteggiavano. In realtà erano delle furbette che non volevano fare nulla, neanche a scuola andavano bene e dovevo spesso aiutarle con i compiti e le lezioni. Mia zia Rosa era invece una persona ansiogena e sottomessa, senza grande ascendente con le ragazze che anzi la trattavano da schiavetta. Cinzia e Cristina erano invece iperattive e dovevano spesso essere riprese in mano e per tutte fioccavano le punizioni che Mamma o Zia Rosa infliggevano. Come già detto, mia madre ha dato a me e alle mie sorelle clisteri sin dalla nostra più giovane infanzia. Era convinta della bontà della pratica dei clisteri che diceva puliscono il nostro secondo cuore che è nel nostro intestino. Non era facile capirla ma col tempo mi sono reso conto che con questa semplice pratica stavamo tutti bene in famiglia al contrario di nostri amici e amiche sempre un po’ malaticci. Anche mia zia Rosa era dello stesso avviso, solo che lei e le mie cugine venivano da mamma a farseli praticare. Io i clisteri li ho sempre amati, sin da piccolo... mia mamma era una vera specialista. Preparava con ...
    ... attenzione l’ambiente. Lei, che è sempre stata una donna di campagna, era sempre attenta ai dettagli. Le candele per rendere più soffuso l’ambiente, il profumo di camomilla fatto da lei che aspergeva nella grande sala da bagno al piano superiore (una vera piazza d’armi). La grande spugna calda e profumata di sapone di Marsiglia che metteva su di una “chaise longue” che imperava al centro della grande sala da bagno. Tutti questi eventi erano più un momento di relax che di paura. Anche tutte le ragazze e la stessa Zia Rosa apprezzavano questi momenti, che venivano svolti tra loro tutte insieme, come ai tempi dei boudoir settecenteschi, erano momenti intimi nei quali ci si scambiavano confidenze anche intime. Io normalmente lo ricevevo da solo per una questione di pudicizia, anche se se le ragazze venivano spesso a sbirciare il corpo di un uomo nudo e ben fatto. Anche se cercavano di non farsi vedere, sapevo benissimo che erano dietro l’antibagno ad origliare e lanciavano ogni tanto delle grandi occhiate di curiosità. Io non ho mai avuto problemi a farmi vedere nudo per questo non ho mai sollevato nessun problema. Normalmente il venerdì, prima di uscire per andare al lavoro, mia madre diceva a mia zia Rosa di preparare discretamente l’infuso per il trattamento di tutti noi che sarebbe stato eseguito durate il week-end. Immaginate quanto ne doveva preparare per otto persone… Nella cucina grande estiva, che era sotto il portico della cascina adiacente, cerano almeno quattro pentoloni da ...
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