1. Scomposta


    Data: 22/05/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    ... Che sensazione assurda.
    
    Una morsa mi stringe lo stomaco ricordando che ti viene il cazzo duro appena la nomino.
    
    Eppure non vorrei fare altro che assecondarti e fare quello che abbiamo già fatto. Perché in fondo sai bene quanto mi ha fatto godere essere in balìa di lei con i tuoi occhi addosso.
    
    Perché anche se perdo la testa quando mostri interesse per lei, saperti eccitato al pensiero di noi mi fa bagnare oscenamente e sguaiatamente mi masturbo.
    
    Sorrido ricambiando gli sguardi di intesa di Stefania, seduta e scomposta mi godo la festa.
    
    Sta dicendo che potremmo provocarti ancora di più di quello che abbiamo già fatto, ma ancora di più, ora, le sue parole mi arrivano ovattate.
    
    Quando dice che potremmo farlo dal vivo, io tu e lei in una stanza d’albergo, le metterei le mani alla gola e stringerei forte forte fino a toglierle il respiro. Poi però struscerei languidamente il mio corpo sul suo e le ridarei fiato solo per rifarglielo dire.
    
    La fica sbatte nelle mutande fradicie ripensando alla sua bocca sulla mia pelle.
    
    Continuiamo a studiarci nella penombra di una stanza che fa da sfondo al pensiero sconcio di ciò che è stato. Perchè ci siamo sfiorate, toccate, baciate. In un gioco sporco che ci ha portate dove ora siamo
    
    Ed è a questo che sto pensando mentre mi è vicina, a quello che abbiamo fatto e ci siamo fatte. A come abbiamo iniziato per provocare te e a quanto poi ci è piaciuto a prescindere da te.
    
    Le ho abbassato le mutande e leccato la fica. ...
    ... Ne ho ispirato l’odore, ne ho assaggiato il sapore. Il sapore di una fica che non era la mia ma che come la mia voleva attenzione.
    
    E nei suoi occhi ora rileggo la stessa voglia, la stessa frenesia.
    
    La sua lingua sulle mie tette ha leccato abilmente i capezzoli duri sporcandoli di saliva e di eccitazione.
    
    Un eccitazione che era pure la mia e che come la mia voleva solo essere sfogata.
    
    Ci siamo messe le mani addosso, le dita dentro, le lingue in bocca. Cominciando col provocare te e finendo col godere di noi.
    
    E quel cazzo duro e pronto che ci hai fatto vedere lo abbiamo desiderato in ogni buco.
    
    Quel corpo nudo e fiero che ci hai mostrato è ancora fra noi, adesso, anche se siamo sole.
    
    E questa voce calda del cazzo che ha ora, l’ha usata per dirti cose sconce, davanti a me.
    
    E gliele ho fatte dire solo per essere poi più sconcia di lei.
    
    Stefania mi guarda, è sfatta e un po’ brilla.
    
    I sorrisi maliziosi che si susseguono sempre più parlano ormai al posto delle parole che ha esaurito.
    
    Poi ricomincia la nenia delle domande, lei chiede a me, io chiedo a te.
    
    Lo rifaresti?
    
    Io tu e lei in una camera d’albergo?
    
    A farti succhiare il cazzo da tutte e due che prima di scoparci, vogliamo scoparci te?
    
    Il tuo cazzo dalla mia bocca alla sua, dalla sua alla mia. Saliva. La mia, la sua, la tua.
    
    Dal vivo, di fronte ai nostri corpi nudi e al mio culo voglioso, che pretenderebbe da te e da lei, cazzo e lingua tutti per me.
    
    Nella confusione più totale ...