1. Scomposta


    Data: 22/05/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    ... piantata dove sono senza partire nuovamente per il lungo viaggio di piacere che in testa a me è già ricominciato.
    
    Tanto lo so che cosa sta per dirmi, si trattiene dal vomitarmelo addosso solo perché sa che a tratti mi infastidisce maledettamente la curiosità che ha per te.
    
    Mi aspetto che da un momento all’altro lo faccia. Che mi chieda di te con la sua ingenua malizia, che ritorni su noi, su me e lei, sull’irriverente incontro che abbiamo avuto e sulla sporca chat con te che ne è seguita.
    
    E pensare che tutto è nato così, dai nostri discorsi malati. È da lì che tutto ha preso forma nella mia testa fino a confondersi e confondermi.
    
    E ora che ci sono dentro fino al collo, ora che l’ho avuta nuda di fronte e addosso, non vedo altra possibilità per me che darmi pace andando ancora più oltre e concretizzando la dannata fantasia di avervi insieme.
    
    I picchi di profondità che sto toccando e il precipizio da cui inevitabilmente mi sto facendo risucchiare, pur sapendo di non avere protezioni, mi rendono fottutamente turbolenta e sento di non avere scampo.
    
    Per questo mi pervade ancora l’inspiegabile voglia di scappare.
    
    È consuetudine ormai che il primo istinto, quando mi trovo da sola con Stefania, sia quello di scappare da me, da lei, da te e soprattutto dalla perversione di trovarmi fra te e lei.
    
    Perché questi cazzo di pensieri malati, incrociati, intrecciati, mi tolgono l’aria, mi fanno annaspare. Questo essere sconcio e a tratti così indefinito, mi induce a ...
    ... ragionare solo di pancia e non so fare altro che assecondarmi.
    
    Nella mia testa, il tuo corpo si confonde col suo, sono divisa tra la voglia che ho di scoparti, la voglia che ho di scoparla e quella che ho di scoparvi!
    
    Guardarmi dentro è un lavoro sporco che mai mi conviene! Intanto lei mi guarda le tette e a nasconderlo al mondo non ci pensa nemmeno.
    
    È troppo vicina e quando ride delle cose che lei stessa dice, si avvicina pericolosamente sfiorandomi la pelle. Vedo oltre le stoffe che la coprono, il pensiero della sua nudità a contatto con la mia ritorna sempre più frequente e non mi dá tregua. L’idea di noi tre insieme batte forte in testa, a me, come a lei, porca puttana! E per quanto mi sforzi di lasciarla andare, in testa rimane.
    
    Ora continua a parlare senza quasi mai distogliere lo sguardo dal mio. È bella e mi piace. Solo che mi ingelosisce il pensiero di ciò che sta pensando e di ciò che sta per dire. Ancora di più mi fa impazzire quello che pensa di te e che invece non dice. Perché ormai c’è dentro pure lei e pure lei ci vuole.
    
    “Quindi? Ci siamo divertite no? Lo rifacciamo?”
    
    Sapevo l’avrebbe detto.
    
    Che sensazione strana. Si attorcigliano le viscere scoprendo che le si accende il viso appena ti nomina.
    
    Eppure non volevo sentirle dire altro da quando ha messo il suo fottuto piede in casa mia. Vorrei tanto chiederle se nomina te per portare a letto me, o se usa me per farsi scopare da te.
    
    “Che dici? Lui che ha detto, ci sta ancora?”
    
    Continua. ...