1. Chiodo schiaccia chiodo!


    Data: 18/05/2022, Categorie: Scambio di Coppia Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... visibilmente e aspettava con ansia che io scendessi più giù nel punto del suo piacere più segreto. Le sfilai la gonna con delicatezza e poi le mutandine attillate che già facevano indovinare la corposità del suo pube. Esplorai la fighetta con la mano e poi aprii le due grandi labbra per mostrare le piccole labbra e l’ingresso della vagina. Inserii prima uno, poi due e infine tre dita dentro il suo corpo, lei ansimava e si contorceva. La leccai sul pube con delicatezza percorrendone l’intera superficie con regolarità, aprivo lo spacco con due dita e con la lingua appuntita, esploravo il clitoride e le piccole labbra, scendevo verso la vagina e la introducevo con leggere penetrazioni.
    
    Cristina stava cominciando a godere palesemente, la solleticavo dolcemente e senza aver fretta di concludere, ansimava forte e muoveva i fianchi perché usassi più energia, non le bastava la lingua, voleva ben altro, ormai era giunto il momento di prenderla. Mi sollevai e mi liberai in fretta dei vestiti, quando fui nudo, emise un sospiro, allungò la mano verso il mio cazzo teso e io mi chinai nuovamente per metterglielo in mano. Lo baciò, lo strinse e lo ammirò per un po’ poi disse:
    
    “E’ grosso da far paura.”
    
    “Anche mio fratello ce l’ha bello grosso però.”
    
    “Sì, anche lui, ma più che altro è lungo, il tuo invece è molto più grosso e mi piace di più.”
    
    Fui contento di quell’apprezzamento e le dissi:
    
    “Succhialo piano per un po’, poi te lo metto dentro, voglio farti godere voglio ...
    ... farti sentire donna.”
    
    Prese a spompinarmi con molta delicatezza, faceva scorrere la mia verga tra le labbra, la tirava fuori e la rimetteva dentro, il cazzo diventava sempre più grosso, sentivo prossimo il momento dell’orgasmo, lei agitava già il bacino come se avesse un cazzo dentro e con la mano si massaggiava il clitoride che spuntava prepotente dalle labbra della sua topa.
    
    Avevo voglia di fotterla, non potevo attendere oltre, uscii dalla sua bocca e andai a posizionarmi in mezzo alle sue gambe, le aprii le cosce, poggiai il pene sull’orifizio della vagina che impazzita pulsava di desiderio, le misi le gambe sulle mie spalle e cominciai ad entrare dentro di lei, affondai deciso e la penetrai per tutta la lunghezza del mio cazzo, rimasi fermo per un attimo e poi cominciai a muovermi, prima lentamente, poi con un ritmo sempre più veloce, lei emetteva gemiti continui, rispondeva ai miei colpi e roteava i fianchi per sentirlo meglio, la sua figa stava colando umori in abbondanza, l’eccitazione era tanta da fargli emettere delle urla strozzate che finivano per eccitare anche me, aveva una figa stupenda, sentivo lo sciacquio degli umori a contatto con il mio pene che affondando si apriva dei varchi sempre più profondi.
    
    “Oddio Vincenzo, mi stai facendo morire, hai un cazzo così grosso che mi stai sfondando l’utero”
    
    “Scusa, ti sto facendo male?”
    
    “Ma che male! guai a te se ti azzardi a togliermelo da dentro, sto godendo come una pazza.”
    
    Continuavo a pompare con ...
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