1. Chiodo schiaccia chiodo!


    Data: 18/05/2022, Categorie: Scambio di Coppia Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... locale di sgombero, nessuno vi entrava da tanto tempo e ritenevamo che fosse il posto più adatto a tenerci lontani da occhi indiscreti. Credo che mia moglie si fosse accorta del mio cambiamento negli ultimi tempi, ma dato che i rapporti intimi tra noi si erano interrotti da tanto tempo, ormai il nostro menage era quello di due estranei che si rispettavano ma non si rivolgevano più la parola.
    
    All’ora stabilita, io attendevo Cristina in soffitta, temevo che non sarebbe venuta più, ma dopo alcuni minuti, sentii che la botola si apriva e attraverso la scaletta sentii dei passi. Mi si avvicinò incerta e si sedette su di uno sgabello, le presi una mano tra le mie e le dissi: “Mi dispiace per quello che ti ho costretto a vedere, ma era giusto che tu sapessi.”
    
    “Sì, ti ringrazio per questo, hai fatto bene ad aprirmi gli occhi, ma comprendimi, io non posso attuare la vendetta che mi suggerivi, perché la delusione e l’amarezza sono troppo forti.”
    
    La guardai negli occhi con dolcezza e dissi:
    
    “Scusami tu, le mie sono state parole pronunciate in preda all’ira, fai finta che io non ti abbia mai detto niente.”
    
    “Grazie Vincenzo, ora vado, devo preparare la cena.”
    
    Si alzò e se ne andò. Rimasi sdraiato sopra un vecchio pagliericcio, la mia mente andava veloce, rividi tutto quello che era capitato negli ultimi tempi e ne rimasi ancora una volta sconcertato. Non avevo voglia di tornare nel mio appartamento, non volevo più incontrare Rosa, volevo stare solo e in pace con me ...
    ... stesso. Chiusi gli occhi e non pensai più a nulla.
    
    Saranno passati venti minuti, quando sentii dei passi che salivano nuovamente gli scalini. Aprii gli occhi e di fronte a me vidi Cristina. Si inginocchiò vicino a me e mi rivolse un dolcissimo sorriso.
    
    “Che c’è Cristina, hai scordato di dirmi qualcosa?”
    
    “Sì, volevo dirti che sei dolcissimo, pensavo che avresti preteso che rispettassi il nostro tacito accordo, invece sei stato un vero signore.” Si sdraiò accanto a me e si accostò per darmi un bacio sulla guancia, io la lasciai fare, ma dopo un attimo, me ne diede un altro sulle labbra, io risposi con calore a quel bacio a stampo, ma questa volta con uno vero e profondo, le lingue si cercarono e i nostri corpi si risvegliarono dal torpore sessuale in cui eravamo caduti da qualche tempo. Ci stringevamo e ci toccavamo con l’impeto disordinato di due adolescenti alle prime esperienze, le baciai il collo, poi le sbottonai la camicetta, e le tolsi il reggiseno, davanti a me si materializzarono due splendide tette non molto grandi ma belle e ben modellate, i capezzoli bruni si erano rizzati verso l’alto come a voler mostrare l’eccitazione che stava impadronendosi di lei.
    
    Gliele leccai e succhiai delicatamente quei capezzoli deliziosi, sentivo che il suo corpo stava eccitandosi in maniera progressiva, sospirava e cominciava a muovere piano il bacino, scesi verso l’ombelico e lo leccai introducendole la lingua dentro, cominciò a rabbrividire, e a gemere piano, tremava ...
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