1. La prima volta con la signora Lina


    Data: 03/06/2018, Categorie: Etero Autore: pierloc60, Fonte: RaccontiMilu

    ... Già perché la gioia di averla vista fu molto affievolita da una visione: aveva un passeggino con dentro un bambino di circa un anno! Si era sposata due anni prima ed era andata a vivere in quel condominio. Scambiammo due chiacchiere, provai a lanciare qualche frecciatina ricordando gli anni passati, ma lei mi frenò con decisione dicendo che era sposata e pure felicemente, e poi ero stato io a non averla più cercata.
    
    Ci salutammo da buoni amici e lei escluse la possibilità che io andassi ogni tanto a trovarla a casa perché il marito, che io non conoscevo perché di fuori, era particolarmente geloso.
    
    La giornata fu un po’ triste. Nutrivo la speranza, al mio rientro, di ritrovare Mariella libera, di ritenere ‘sciolta’ la promessa fatta a sua madre e, perché no, di provare a cominciare una relazione anche seria. Quell’incontro e quelle poche parole scambiate avevano in pochi attimi cancellato ogni mio progetto.
    
    Nelle sere successive cominciai a raccogliere, con discrezione per non creare dubbi, informazioni sul marito di Mariella: era di un paese vicino e notoriamente molto geloso come lei mi aveva detto.
    
    Faceva il rappresentante per una ditta di prodotti alimentari, questo lo portava a viaggiare spesso ma particolarmente in zona, alcuni miei ‘appostamenti’ mi consentirono di verificare che rientrava a casa anche solo per alcuni minuti ma nelle ore più disparate, forse perché aveva massima libertà nell’organizzarsi i ‘giri’ per i clienti ma forse pure per questa ...
    ... forte gelosia.
    
    Più volte avevo indugiato nell’uscita e nel rientro a casa di mia sorella nella speranza di un nuovo incontro con Mariella, ma niente.
    
    Mariella, tra l’altro, riusciva a muoversi pochissimo perché la mamma, la signora Lina che mi aveva piacevolmente iniziato al sesso e che per un paio d’anni mi aveva fatto godere, era scomparsa prematuramente e quindi non aveva nessuno che le desse una mano ad accudire il bambino.
    
    Non mi rassegnavo a tanta sfortuna di non poter provare almeno a tentare un approccio con quella ragazza che molti anni prima mi aveva fatto impazzire, ma solo nei ‘pensieri’.
    
    Un giorno incontrai un mio vecchio amico e, forse era terminata la sfortuna, appresi che lavorava nella stessa ditta del marito di Mariella, sia pure in un territorio diverso. Gli dissi che mi sarebbe piaciuto trascorrere una serata con lui ed altri amici nel fine settimana successivo ma mi chiese di rinviare perché per quel fine settimana l’azienda aveva organizzato un corso di aggiornamento per gli agenti dell’Italia meridionale.
    
    Feci salti di gioia, tanto che l’amico mi diede del matto: finalmente ci potevo provare. Trascorsi le prime ore del sabato sul marciapiedi dove si trovava casa di mia sorella, e di Mariella: prima o poi sarebbe pur potuta passare. Verso le undici eccola, bella come al solito, era uscita di buon ora e stava rientrando.
    
    Ci salutammo e le chiesi di accompagnarla su; era perplessa ma alla fine accettò, forse perche non disdegnava di essere ...
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