1. Il Ragazzo Infortunato


    Data: 26/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: ArtistaCuckold, Fonte: EroticiRacconti

    ... poter subire un tradimento, lo portai al viso e cominciai a leggere.
    
    C'era scritto: Tesoro se sei arrivato qua, e i sonniferi non ti hanno addormentato, volevo solo farti sapere che ti amo, ti prego concedimi solo una sera di svago, intanto ti ho lasciato i miei stivaletti e dentro c'è anche una sorpresa.
    
    La prima cosa che accadde furono le mie lacrime e la mia rabbia del tradimento, pensai a tutte le cose fatte insieme, ma subito questa cosa fu interrotta da una strana eccitazione. Mi chinai agli stivaletti di Antonella come se lei fosse la davanti a me e li portai al naso, scoprendo che la sorpresa erano anche le sue calze collant sudate.
    
    La puzza dei piedi di Antonella per me è squisita, è un odore simile a fontina e taleggio, con anche un po di liquido distillato e intenso.
    
    Quell'odore mi pervase le narici facendomi venire in mente Antonella vestita da padrona, che mi sculacciasse e mi umiliasse, dicendomi che non sarò mai bello quanto Marco.
    
    Intanto mi avvicinai di più alla stanza, dato che era costituita da una parte di biblioteca e dopo c'era il letto.
    
    Le luci erano soffuse, una musica soft stava per terminare, aveva accompagnato parecchio quel momento, forse preceduto da baci e coccole e c'era un odore di rose che di solito usiamo io ed Antonella per fare l'amore. C'erano lucette rosse e gialle sopra il letto, luci comprate da me e Antonella.
    
    Il letto aveva lenzuola beige, con stile moderno e sensuale, con forme arcuate che richiamano alla ...
    ... sessualità.
    
    Circondato da guardaroba e con avanti una piccola sala con divano e tavolo per poter mangiare.
    
    Sentivo Antonella ansimare e cominciai anche ad intravederla, sdraiata sopra le gambe di Marco con occhi socchiusi dal dolore, ma come li riapriva peni di una forte eccitazione.
    
    La prima cosa che udii fu Marco dirle: Troia, ecco di cosa hai bisogno, di un ragazzo che ti sappia tenere testa, no come quel coglione del tuo fidanzato. Antonella rispose: Si Marco, hai ragione, tu si che sei un vero duro, sculacciami, ho bisogno di essere posseduta.
    
    E scoprii che quei rumori erano sculacciate di Marco alla mia Antonella.
    
    In quel momento ormai accettai totalmente che Antonella non fosse più mia e che aveva bisogno di un ragazzo che la domasse.
    
    Continuai ad annusare la sua buonissima puzza di piedi anche nelle calze collant e cominciai a succhiarle mentre lei si inginocchiò davanti a Marco, accarezzandogli le gambe.
    
    Lo guardava ed esclamò: Come stai Marco? Adesso sarò una bravissima infermiera, ti curerò io non ti devi preoccupare, lasciati andare amore.
    
    Come se non bastasse lo chiamò anche amore.
    
    Antonella accarezzò le palle gonfie di Marco con le sue unghie lunghe smaltate marrone, gli fece venire degli spasmi di piacere.
    
    cominciò poi a leccarle, a me non aveva mai fatto sesso orale così e in quel momento potevo solo annusare il suo sublime sudore di piede.
    
    La puzza dei suoi piedi continuava ad ubriacarmi e i suoni di risucchio cominciavano a farsi ...