1. La giovane collega..


    Data: 30/05/2018, Categorie: Etero Autore: medjterraneo, Fonte: Annunci69

    ... mugolii, gemiti, amplessi, non so quante volte sia venuta. Una telefonata, ruppe la nostra estasi, ci staccammo, io risposi al telefono, lei non perse tempo, mi cominciò a ... io cercavo di essere più freddo possibile al telefono, ma era davvero brava.
    
    Finalmente finii la telefonata, mi avvicinai per ricominciare da dove avevamo dovuto interrompere, ma lei mi disse che non ce la faceva più, le faceva male.
    
    Allora io le dissi: Ed io? Adesso mi lasci cosi? Che ne dici se mi lavoro laltro tuo buchino?
    
    Ma lei: Il mio culetto? Nooo, non ci entra quel coso nel mio culetto! Me lo rompi, è enorme!
    
    E io: Ma dai, all'inizio, poi passa e godi di più, e poi, scusa, non lhai mai fatto?
    
    Si lo faccio con il mio ragazzo rispose lei - ma ce lha la metà di questo mostro e mi fa anche male, all'inizio (e sorrise)
    
    Dai proviamo, - insistetti io - se il dolore è troppo, ti prometto che mi fermo.
    
    Prometti? chiese lei.
    
    Si risposi io.
    
    La feci mettere alla pecorina sul divanetto che cera nella stanza di uno dei due avvocati, cominciai a leccarle il buco del ... rilasciando abbondante saliva, le misi un dito, pian pianino, effettivamente il buchino era stretto. Poi piano piano ne misi due e lei mi prese il polso con la sua mano, poi lasciò la presa, sintomo che il dolore passava; quando le due dita le potevo muovere comodamente e lei assecondava il ...
    ... movimento, mi alzai e le poggiai la cappella dura sul buchino. Lattimo prima di entrare, lei mi disse: Hai detto che ti fermi! Ed io la rassicurai dicendole che il sesso deve essere piacere, non dolore.
    
    Entrai la cappella, lei inarcò la schiena e il capo all'indietro ed emise un Uhmmm, haaai. Io restai fermo, lei ritornò alla posizione iniziale, io cominciai a penetrarla, arrivai a circa metà poi tornai indietro, muovendomi piano piano; intanto lei si ammorbidì e cominciò ad assecondare i miei movimenti. Lentamente con il mio movimento le entrai sempre di più fino a metterlo tutto dentro; arrivato tutto dentro mi chinai su di lei e le baciai la nuca, dopodiché i movimenti cominciarono ad essere più veloci; ormai lei era persa nel suo godimento, cominciai a pomparla sempre più veloce e più forte. I suoi gemiti riempivano l'atmosfera, le sborrai dentro, ne uscii, lei rimase per qualche attimo sulle ginocchia e china sul capo. In quella posizione si vedevano i suoi due buchini larghissimi e dal ... le cominciava a scendere il mio succo bianco; inizialmente misi la mano per non far sporcare il divano, poi le avvicinai le dita piene di sperma, le leccò avidamente.
    
    Ci alzammo, ci vestimmo e mi confessò di avere male ovunque, però era un bel dolore.
    
    Frequentò lo studio per circa 6 mesi e i nostri incontri si susseguirono sempre intensi e molto hot.. 
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