1. Puttana per antonomasia - 1a parte


    Data: 16/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    Ancora una storia della coppia di cui ai racconti "Esortata a renderlo cornuto" 1a e 2a parte; "Una seratina piccantissima" e "Il desiderio del nero". Mi hanno mandato un nuovo manoscritto e questo che leggerete è il contenuto.
    
    Spero che vi piaccia come è piaciuto a me.
    
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    Sono Monia, la moglie "puttana" di Alfredo, che ha sempre gradito alla grande le "corna" che gli mettevo.
    
    Questa volta voglio raccontare come capitò che mi feci scopare da un mio nipote acquisito; sì, acquisito perché figlio del fratello di mio marito.
    
    Da tempo, avevo notato quanto questo ragazzo, di nome Dario, mi concupisse; restava letteralmente ammaliato quando, venuto in casa, fissava le mie cosce fasciate da calze nere Rht, che, per vero, non cercavo di nascondere alla sua vista.
    
    Mi piaceva che le guardasse con desiderio, provando ad immaginare quanto potesse esserci più su e fantasticarci al punto di ricorrere a qualche sega.
    
    Lo riferii a mio marito ed egli, con la serenità che gli è congeniale, mi esortò a lasciarlo fare: era giovane ed era bello che si eccitasse a vedere la moglie di suo zio disinvoltamente discinta.
    
    Cominciai a pensare che le sue reiterate visite avessero, come scopo, quello di potersi eccitare, per poi sfogarsi con qualche sega.
    
    Ne ebbi conferma una volta che, nel bagno, nella cesta dei panni sporchi, trovai delle mie mutandine ricoperte di sperma, che non poteva essere di mio marito perché, quando ...
    ... scopavamo, glielo prosciugavo con la bocca o si svuotava in fica o culo.
    
    La mia fervida mente, protesa a far la "troia", cominciò a farmi vagheggiare sulla possibilità di potermelo scopare, senza però compromettere la psicologia del ragazzo.
    
    Un giorno, mentre gli preparavo il caffè e, quindi di spalle, tirai la cintura della vestaglia così che, quando mi voltai, egli poté ammirarmi nella mia quasi totale nudità.
    
    Indossavo il mio solito body di colore nero che, sulle cosce, era munito dei ganci per reggere le calze, anch'esse nere, al di sopra delle quali si stagliava l'abbondante porzione di cosce nude, tra cui era evidente il pelo della mia fica, priva di mutande.
    
    Il ragazzo restò come imbambolato ed io, fingendo che lo spettacolino fosse dovuto al caso, dissi:
    
    "Oh, scusa tesoro, questa benedetta cintura che si scioglie quando meno te l'aspetti; spero di non averti imbarazzato... del resto, per quanto sei bello, non puoi non sapere come son fatte le donne; io poi, che sono vecchia rispetto a quelle che sicuramente frequenti...".
    
    "Oh, no, zia... tu non sei per niente vecchia e sei talmente sensuale che, ogni volta che vengo qui, non posso far a meno di ammirare in ogni tuo movimento.
    
    Credi che le ragazze di oggi abbiano la stessa carnalità che dimostri di avere tu?
    
    Esse sono scialbe, non stuzzicano più di tanto; tu, invece..."
    
    Inutile dire che quelle parole mi fecero bagnare: quel ragazzo aveva toccato i tasti giusti ed io mi sentivo illanguidita oltre ...
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