1. Meri cap.2 - Anche la donna in carrozzina può eccitare


    Data: 07/02/2022, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... vicina al letto e lui vi si sedette sopra. Era in mio possesso ed era una sensazione che mi faceva sentire forte come non accadeva da prima dell'incidente.
    
    “Vuoi provare a farmele accavallare tu?”, gli chiesi.
    
    “Posso veramente?”.
    
    “Certo”, gli dissi.
    
    Andrej allora si avvicinò e prese con delicatezza la mia gamba destra facendola accavallare sulla sinistra, poi fece un passo all'indietro ed osservò il risultato, come un pittore davanti ad un quadro. Era sorprendente di come esse fossero in qualche modo “molli” ed incontrollate. Certe volte stupivano ancora anche me.
    
    “Ti piace?”, gli chiesi.
    
    “Sei stupenda e loro lo sono altrettanto. Non le senti proprio?”.
    
    “Per niente”, risposi.
    
    “Posso farlo ancora?”.
    
    “Sì”, gli dissi.
    
    Sentii che la cosa cominciava ad eccitarmi parecchio, ma volli giocare ancora un po' con lui. Andrej era eccitatissimo. Spostò la gamba destra e poi vi accavallò la sinistra, non senza evitare di accarezzarmele leggermente. Gli mostrai come facevo a spostarmi, gli feci vedere il mio bagno e poi gli mostrai come facessi a trasferirmi dalla carrozzina al letto. Scivolando sul letto, la gonna mi si sollevò leggermente mostrando come sotto ai collant indossassi degli slip bianchi.
    
    Era ormai chiaro che saremmo andati oltre ma volevo che lui mi adulasse ancora, prima di possedermi.
    
    “Vuoi togliermi le scarpe?”.
    
    “Non osavo chiedertelo”.
    
    Slacciò allora le stringhe e sempre con estrema delicatezza, quasi fossi una bambola di ...
    ... porcellana, mi sfilò le scarpe apprezzando i miei lunghi piedi e le mie unghie smaltate di rosso.
    
    “Posso baciarli?” mi chiese all'improvviso, palesando il suo desiderio.
    
    “Mi farebbe impazzire”.
    
    “Vuoi dire che lo sentiresti?”, mi chiese strabuzzando gli occhi. Io ero sdraiata sul mio letto e lui in piedi alla mia sinistra.
    
    “Certo che no”, gli risposi “ma solo vedertelo fare mi ecciterebbe da morire”.
    
    Allora Andrej si sedette ai piedi del letto portò il mio piede sinistro alla sua bocca, succhiandone le dita. Non sentii niente al piede ma sentii invece l'eccitazione crescere dentro di me. Socchiusi gli occhi e lo lasciai fare, senza più dire nulla. Vidi la sua lingua passare dai piedi alle mie gambe e poi lo vidi risalire lungo i miei arti inferiori. Per agevolarlo sollevai la mia gonna con le mani e gli dissi che lo volevo.
    
    “È un sogno che si avvera”, disse lui sentendo le mie parole, poi si sdraiò vicino a me e venne a baciarmi. Mentre le nostre lingue si incontrarono, presi la sua mano e me la portai tra le cosce, spingendolo ad accarezzarmi il sesso che ardeva. Sentire la sua mano e le sue dita accarezzarmi attraverso collant e slip mi fecero bagnare immediatamente. Sempre con quella mano spostò le mie gambe facendo sì che si aprissero, poi la riportò sul mio sesso.
    
    Quando misi la mia mano sulla sua patta scoprii la sua incredibile eccitazione. Lo accarezzai un attimo, senza smettere di baciarci, scoprendo la sua vitalità e poi slacciai i suoi pantaloni, ...