1. Godere nella vergogna viii


    Data: 19/01/2022, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    MIA
    
    Mi sembrava di vivere in un film a luci rosse ed io ero l’attrice principale. Ero appoggiata alla portiera della macchina col braccio fuori e tenevo tra le dita il sesso di uno dei guardoni muovendo la mano per farlo godere.
    
    Era tutto così assurdo, eppure ero io, la seria e irreprensibile prof. XXX che stava masturbando uno sconosciuto mentre Rodolfo mi scattava delle foto.
    
    Non osavo nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se quelle foto fossero arrivate alla vista di qualcuno che conoscevo o, peggio ancora, di uno dei miei studenti.
    
    Sarei dovuta sparire.
    
    Gaston accese l’impianto audio della macchina mettendo una musica lenta e melensa e scese dalla macchina. Si mise a parlare con i guardoni attorno a lui, poi rivolse qualche parola a Rodolfo, che io non riuscii ad ascoltare perché ero troppo frastornata e confusa.
    
    Il guardone che stavo masturbando improvvisamente venne nella mia mano. Questa volta, non so perché, non la ritrassi, anzi, dopo che ebbe finito di schizzare, la aprii e la guardai, piena di quel liquido biancastro e caldo che scendeva in parte lungo il mio braccio e in parte a terra.
    
    All’improvviso Gaston aprì la portiera e mi intimò di scendere. Lo guardai stralunata, non sapevo se rispondergli o ubbidirgli senza reagire. Ormai non ero più me stessa.
    
    Come un automa scesi dalla macchina e mi lasciai trascinare in mezzo al gruppetto di guardoni.
    
    Provavo una vergogna infinita, ma non feci nulla per coprire le mie nudità. Lasciai ...
    ... che Gaston mi prendesse per il polso e spinse la mia mano imbrattata del seme di quell’uomo su un mio seno, obbligandomi a spargere lo sperma sulla mia pelle. Poi, con fredda determinazione, Gaston mi buttò tra le braccia del guardone che abbracciandomi mi strinse a sé facendomi sentire il suo sesso ancora teso e gocciolante sul mio ventre.
    
    Non riuscii nemmeno in quel momento a protestare, anzi abbracciai a mia volta lo sconosciuto muovendomi con lui sotto il ritmo della musica in quell’atmosfera così paradossale mentre gli altri mi si avvicinarono.
    
    RODOLFO
    
    Non mi capacitavo di come fosse stato possibile arrivare fino a quel punto di degrado. Guardavo la scena allucinato. La musica risuonava nelle mie orecchie, ero incapace di mettere completamente a fuoco la situazione shoccato da quello che vedevo incapace di reagire davanti alla passività di Mia. Gaston mi strappò la macchina fotografica e completò quello che ormai lui chiamava il reportage di una battona “ difficile pensare che rivedendo queste foto tua moglie possa rifiutare qualunque cosa le chieda”.
    
    Mia nuda in quella tenuta abbracciata da uno sconosciuto, ed il suo abbigliamento la rendevano ancora più volgare. Iniziai a temere che Gaston pensasse già ad un secondo fine con quelle foto in mano, e che forse quella sera non avevamo toccato il fondo. Al peggio non c’è mai un limite.
    
    Vidi un altro di quegli uomini avvicinarsi a Mia e appoggiare il suo sesso alla sua schiena. Mia era abbracciata nuda tra due ...
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