1. Operette immorali - Puro porno


    Data: 19/01/2022, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... certa di averlo scritto già: Luca è uno dei migliori che mi abbiano mai lappato la fica. Davvero, è bravo come una ragazza e allo stesso tempo rude come un maschio. Non ha fretta, anzi ha la pazienza di sorvolare sui miei "no", sui miei "scopami", sui miei "voglio il tuo cazzo". Però, anche se non faccio che ripetergli "voglio il cazzo", chissenefrega. Mi sta benissimo pure così, il cazzo me lo darà dopo. Lo sa pure lui, eh? Perché gli dico qualsiasi cosa e lo insulto, ma la mano sulla testa gliela tengo come a dire "non muoverti da lì".
    
    Esplosivo prima e lunghissimo poi, arriva. Poco dopo che mi ha penetrata con le dita slinguazzandomi il grilletto. Lunghissimo, davvero, quasi da far paura. Imbizzarrisco e nulla può controllarmi se non la sua forza. All'apice lancio uno strillo e poi ancora un altro, nel caso a Ponza non mi avessero sentita. Poi il piccolo buio e quei venti-trenta secondi in cui non capisco più niente. O meglio, capisco ma non posso fare nulla se non essere attraversata da brividi e stare dietro alle scosse che mi attraversano. Nemmeno sono consapevole di quando mi gira a faccia in giù, di quando mi sale sopra. Passa un po' prima che mi renda conto dei suoi morsi sulla schiena, della sua lingua che scivola sempre più in basso. Ma quando torno al mondo il copione è quello di prima: lo voglio, lo imploro. Anzi, è quella troia spudorata della mia vagina impazzita che, per mio tramite, lo implora senza un minimo di ritegno e mi fa essere volgare, coatta, ...
    ... decisamente oscena. Porno, appunto. Non so se per istinto o meno, allargo le gambe.
    
    - Dammelo... mettimelo dentro, sfondami, spaccami la fregna...
    
    - Di chi è la tua fregna?
    
    - E' tua, è tua... amore scopami.
    
    Non solo lo voglio, ma a questo punto me lo aspetto pure. Devo essere pronta e aperta come non mai e desidero, assurdamente ma letteralmente, sentirmela trapanare. Qualsiasi cosa pur di darle un po' di sollievo. Lui, da perfetto sadico bastardo, continua a mordermi e leccarmi, a farmi domande cui rispondo senza vergogna. Scende nel taglio tra le natiche e mi lecca il culo, lo penetra con la lingua, torna a mettermi un dito nella fica. Pelle d'oca e brividi. Smetto di implorare, smetto di rispondere, smetto di protestare. Quando mi si stende sopra è come una benedizione che mi fa finire di tremare. La sua appendice dura che sento tra coscia e natica è una promessa, il suo sussurro è una promessa.
    
    - Vuoi il cazzo?
    
    - Sì... - piagnucolo mentre ho l'impressione di aprire ancora di più le gambe.
    
    - Quanto?
    
    - Tanto...
    
    Si muove sopra di me affondandomi sul letto, se lo sistema con la mano, sono momenti interminabili e meravigliosi. Ora, ora, ora! Prendimi ora! Ma il suo uccello duro smette di indugiare tra coscia e natica. Capisco dove punta, scatta l'allarme.
    
    - No, così mi inculi - sibilo.
    
    - Qualcosa in contrario?
    
    - Ahia, fermati!
    
    Ma la risposta esatta sarebbe: “Sì ho qualcosa in contrario, e poi non è mai stato così”.
    
    Ed è vero. Perché non è ...
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