1. L'avvocatessa (Cap IV segue IL PROF)


    Data: 18/01/2022, Categorie: Etero Autore: IL PENSIONATO, Fonte: EroticiRacconti

    ... di scopare!”, usai proprio questo termine per spronare Michel a non essere troppo riguardoso, oramai certa delle sue intenzioni, ero io che volevo che fosse sesso hard! Scivolò con la mano verso la mia intimità che, grazie a tutti i pensieri che mi passavano per la mente, iniziava a bagnarsi. Mi stesi e spinsi il sesso verso la sua mano inarcando le reni in modo da essere penetrata più facilmente. E così avvenne, sentii le sue dita insinuarsi dentro di me, ciò mi procurò un piacere così forte che iniziai a mugolare e con me quel porco del prof ; con la mano gli agguantai la virilità che intanto aveva raggiunto il “massimo splendore”: era letteralmente un palo caldo e pulsante con un glande lucido e mentre lo segavo dolcemente ebbi il mio primo orgasmo: non riuscivo a controllare il tremolio delle gambe ed il pulsare della vagina ; Michel ritrasse le dita bagnate, le asciugò sul mio seno che poi baciò, poi, dopo aver indossato un preservativo (con qualche difficoltà) si stese su di me cercando, con il pene, l'ingresso della “grotta delle meraviglie”, lo aiutai con la mano e sentii un caldo piacevole invadermi il basso ventre, per aiutare la penetrazione allargai allo spasimo le gambe portando le ginocchia verso le mie spalle: sentivo i testicoli ballare sui miei glutei con il classico rumore, solo successivamente per me sarebbe diventato classico, della penetrazione ritmica, mi mandò la testa in tilt:”Scopami!!; urlavo, daiii, forza” intanto ebbi ancora un altro orgasmo con ...
    ... tanto di squirt, che mi colò lungo le gambe: il prof intanto era come impazzito, si agitava per la stanza cercando le visuali migliori per controllare il nostro coito: Michel era instancabile, un martello umano ed io, sotto di lui, sudavo e mi dimenavo; poi cambiai posizione mi misi sopra e mi impalai sul suo pene, mentre Michel mi martoriava i seni stringendoli nelle sue mani forti: Avevamo trovato un ritmo perfetto: quando mi alzavo lui mi seguiva e quando scendeva io lo seguivo, sentii che era arrivato al limite, velocemente me lo sfilai da sotto gli tolsi il preservativo e avvicinai la bocca al suo glande: bastò appena alitarci sopra per ottenere un effetto dirompente: un flotto di sperma si riversò sul mio viso coprendomi la fronte, il naso, le labbra: era un nettare caldo quello che mi investì provocandomi un nuovo orgasmo:”Ferma non lo leccare, ci penso io!!” esclamò il vecchio porco: si avvicinò e mi leccò il viso, poi, non contento, con la sua piccola appendice raccolse quello che rimaneva dello sperma e lo portò alla mia bocca perché lo succhiassi e lo ripulissi con la mia lingua: solo il sapore sublime di Michel mi permise di assecondare le voglie del prof. Il ragazzo intanto guardava con disappunto quello spettacolo, però la natura potette più della disapprovazione: infatti il suo “arnese” era di nuovo in tiro ed io pensai che Michel dovesse avere un premio per il suo comportamento:” Vieni, prendimi dietro, ma fai piano, lì sono ancora vergine!” dissi con la voce ...