1. L'avvocatessa (Cap IV segue IL PROF)


    Data: 18/01/2022, Categorie: Etero Autore: IL PENSIONATO, Fonte: EroticiRacconti

    L'AVVOCATESSA (CAP IV segue IL PROF)
    
    Girai la testa e vidi stagliarsi sulla porta un ragazzo di colore alto quasi quanto la porta stessa, con lineamenti in verità molto belli, occidentaleggianti, coperto da un accappatoio bianco:” Vieni, vieni Michel, e rivolto a me il prof, che intanto cercava di scoparmi, disse “non ti preoccupare l'ho invitato proprio per te sapendo delle mie poco soddisfacenti prestazioni sessuali, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere ed io intanto mi sarei riposato guardando.” Quel vecchio porco! Ma cosa aveva architettato Guido per fargliela pagare? Non sapevo se dovevo darmela a gambe o accettare questa ulteriore umiliazione per non mandare all'aria il piano del mio socio. Il ragazzo si avvicinò posò le mani sulle mie spalle e spinse con forza verso il basso ( vi ricordo che ero a cavalcioni del prof): sentii un leggero sussulto : era venuto o almeno così mi ero parso, e mentre il prof si abbandonava sul letto a braccia larghe il ragazzo mi sollevò e mi chiese:”Adesso vuoi divertirti con me?” “Ma certo che vuole, Michel, dopodomani ha un esame: non è vero Giovanna?” disse il prof che intanto si era riassettato sedendosi sulla seggiola: “Forza ragazzi fatemi vedere cosa sapete fare! Fatemi divertire!”. Michel mi rivolse uno sguardo interrogativo, mi fece capire che se io non fossi stata d'accordo non avrebbe fatto nulla: esaminai in fretta la cosa dal mio punto di vista:oramai ero in gioco, avevo subito una violenza, soprattutto psicologica per ...
    ... la verità, ed ora si presentava l'occasione di poter godere anch'io, anche se senza intimità, senza alcun sentimento: il sesso per il sesso con in più la variante del guardone che se avesse mantenuto un poco di coscienza avrebbe dovuto sentirsi più umiliato di me, ma certi uomini non sanno che cos'è l'onore, e poi c'era sempre il piano di Guido.
    
    Abbassai gli occhi e feci segno di si con la testa: il ragazzo si sciolse la cintura dell'accappatoio e apparve un bronzo di Riace: pelle lucida, muscoli scolpiti in ogni loro particolare, completamente glabro e un membro di almeno venticinque centimetri in fase di erezione: le gambe mi tremarono e caddi letteralmente sul letto a corpo morto: mi sedette vicino mi prese il volto tra le mani e mi baciò in modo splendido, le nostre lingue si intrecciarono scambiandosi liquidi, la sua mano si posò sul seno stringendolo delicatamente, una scossa mi percorse la schiena ed iniziai ad abbandonarmi, una volta capito che Michel non mi avrebbe usato violenza ma avrebbe voluto “fare l'amore”.
    
    Gettai appena un'occhiata verso il depravato che si smanettava la ridicola appendice, con la scusa di baciarmi il collo il ragazzo mi sussurrò nell'orecchio:”Cercherò di essere il più gentile possibile, ma purtroppo mi ha in pugno trattenendo il mio passaporto e la mia richiesta di asilo”. Quel porco era abilissimo a soggiogare le persone e costringerle a soddisfare le sue depravazioni. “Non ti preoccupare, risposi, anche se non troppo esperta ho voglia ...
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