1. 7 - la Vendetta di Isabella


    Data: 17/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Lizard --, Fonte: EroticiRacconti

    ... tuffò sopra e si dedicò al bocchino che sognavo da anni, ci si divertì a lungo e poi “… non spettinarmi, non avrei il tempo di sistemarmi per rientrare a casa…” fui io a ghignare stavolta “hai ragione, scusa” e detto fatto la girai di pecora, sollevai la quanto mai opportuna gonna, scostai gli slip e, dietro i cespugli del parco, me la chiavai infilandola d’un sol colpo. Lei rispose con quel gemito di soddisfazione che tanto bene ricordavo, mi sentii a casa mia. In breve l’eccitazione la portò al primo orgasmo e, cespugli o non cespugli, meno male che non c’era nessuno. La afferrai meglio per i fianchi e iniziai a sbatterla con più foga, lei rispose iniziando quel suono gutturale che sempre preludeva il suo massimo piacere, raddoppiai l’energia profusa e in breve lei rantolò “bentornato al padrone di casa” e venimmo insieme.
    
    Mi pulì il cazzo con la sua bella lingua e poi con due dita raccolse il rivolo di sborra che le colava e se la leccò guardandomi negli occhi “se tuo marito è davvero così geloso di me verrà a controllarti le mutandine” rise “che faccia e che trovi , so che le altre volte l’ha sempre fatto, l’ho visto, ma oramai ha rotto il cazzo, non me ne frega più niente… è che mi sembravi indifferente e io ti volevo, anzi, ti voglio, perfino la storia di John mi sono inventata per provocarti…” – “John non esiste?” – “Oh esiste sì, ed è come te l’ho descritto, ma non ci ho mai fatto niente” la guardai negli occhi, con quell’aria maliziosa ed eccitante di una che ...
    ... sembra sempre sul punto di prenderti per il culo era bellissima ed era nuovamente mia, ero raggiante e lei pure. “Se ti conosco un po’ tu la storia con John te la sei inventata il giusto e ci hai fatto più di un pensierino” – “bè, che devo dire, mi conosci…” – “Ti conosco e ti voglio così come sei, mai vorrei che cambiassi e se ho capito il tipo ti aiuterò a dare a tuo marito una lezione che non dimenticherà, sei stata repressa troppo a lungo” sorrise, l’idea le piaceva “Fai esattamente come ti dico: ti prendi quel gran cazzo nero e ti ci diverti e te lo godi per bene, ma cura di fotografarti e filmarti per bene col cellulare mentre lo fai, ogni colpo che prendi, ogni ciucciata che dai, ogni sborrata e sempre con questo tuo splendido eroticissimo sorriso sulle labbra. Poi mi spedisci ogni cosa” – “Uh, è una cosa nuova questa ma… sei sicuro…?” – “Sicurissimo, anzi se hai altri voglini togliteli e lasciagli trovare l’evidenza delle tracce e condividi sempre tutto con me, il tuo uomo sono io” lei aveva l’espressione eccitata come davanti ad un gioco nuovo, poi si addolcì, mi si appoggiò addosso baciandomi sussurrando “il mio maschio sei sempre stato tu”.
    
    Più tardi mi inviò un sms “anche stavolta ha controllato le mutandine e stavolta le tracce erano evidenti… e non ha detto nulla, non capisco che gioco faccia” – “non preoccuparti, intanto fatti il nero e fagli trovare anche la sua sborra nei tuoi slip. Vestiti sempre più figa ogni volta che esci e qualsiasi voglino ti venga… ...