1. Il sopralluogo


    Data: 15/01/2022, Categorie: Etero Autore: paolobesa, Fonte: Annunci69

    Splendida giornata di sole, purtroppo chiuso in ufficio tra mille scartoffie e qualche progetto da portare avanti, con un po’ di cerchio alla testa per la serata di ieri con gli amici.
    
    Come quasi ogni mattina penso che stasera non se ne parla di uscire, sapendo che tanto non sarà così.
    
    Squilla il telefono sulla scrivania e mi tocca per forza rispondere, sono solo in ufficio che il capo non è ancora arrivato.
    
    “Buongiorno Paolo, sono Marco. Dovresti sostituirmi per il sopralluogo delle dieci. Vai dai signori Bianchi, prendi qualche misura, scatta più foto che puoi, poi alla valutazione ci pensiamo insieme. Occhi aperti ai soliti particolari che poi quell’alloggio ci tocca rivenderlo e non possiamo sbagliare nulla”
    
    “Ok Marco, anche se sai che non mi piace, io preferisco progettare le case da vendere”
    
    “Lo so lo so, ma una volta ogni tanto ti tocca farlo. Tra l’altro Bianchi sarà con me e ne abbiamo fino verso mezzogiorno, quindi non ho ben capito chi dovresti trovare a casa sua”
    
    Mancano circa tre quarti d’ora all’appuntamento, quindi posso continuare con qualche particolare sul progetto prima di uscire.
    
    Butto due aspirine effervescenti in un bicchiere d’acqua, che ormai bevo tutti i giorni come fosse acqua minerale, metto su un caffè e disegno un po’.
    
    Il caffè mi dà una minima sensazione di carica, afferro le chiavi e mi avvio con molta calma, tanto sono al massimo quindici minuti d’auto e me ne rimangono altrettanti per trovare un parcheggio e ...
    ... raggiungere casa Bianchi.
    
    Arrivo con dieci minuti di anticipo, quindi ne approfitto per guardarmi un po’ intorno, esaminare l’esterno del fabbricato, scattare qualche foto.
    
    Non ho necessità di cercare i servizi nelle vicinanze che possono valorizzare l’immobile, conosco la città quasi come le mie tasche e poi si può fare con calma i prossimi giorni.
    
    Alle dieci in punto suono al citofono, non sapendo nemmeno chi mi risponderà.
    
    Il fatto è che non mi risponde nessuno e, salvo un’incredibile coincidenza, non posso aver sbagliato posto: sul citofono c’è scritto Bianchi L. e S.
    
    Aspetto qualche minuto e suono ancora, ma continua a non rispondermi nessuno.
    
    Penso che potrei lasciare nella buca delle lettere un messaggio scritto su un foglietto, ma mentre mi accingo a farlo sento una voce dietro di me: “Buongiorno, stai cercando qualcuno?”
    
    Mi giro e mi trovo di fronte una splendida donna con fluenti capelli neri mossi, occhi scurissimi, fasciata in un paio di leggins ed una maglietta.
    
    “Buongiorno, cercavo i signori Bianchi, ma pare non ci siano”
    
    “Io sono la metà dei signori Bianchi, Silvana, non so dove sia Luigi, ma dovrebbe arrivare”
    
    “Piacere signora Silvana, sono Paolo e so che suo marito ne avrà per un po’ con il mio capo, quindi sono dovuto venire io per il sopralluogo”
    
    “Bene Paolo, entriamo allora, ma evita di darmi del lei che mi fa senso”
    
    Mi fa strada per le scale, lancia le chiavi sul mobile all’ingresso e si dirige in cucina a prendere una ...
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