1. Il tuo nome scintillerà


    Data: 14/01/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Samael, Fonte: EroticiRacconti

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    Entrare in casa di mia madre mi fa sentire il cuore stretto dentro ad un morsa.
    
    Dovrebbe essere il mio posto sicuro, il luogo in cui sono cresciuto. Dovrei sentire il profumo di casa. Dovrei sentirmi in quel porto franco che la mia barca sta cercando da quando ho iniziato quel viaggio in cui ho solo un ciondolo appeso al collo per orientarmi.
    
    Eppure non mi sento così. Non oggi.
    
    Il pranzo di Natale è la tempesta perfetta. Ho sentito i venti avvicinarsi sempre più forti . Ho visto il mare incresparsi ed il cielo diventare sempre più grigio.
    
    Poche notti fa sono anche sicuro d’aver sentito Poseidone ed Eolo confabulare per scatenare tutta la loro forza.
    
    Non gli ho nemmeno implorati di non farlo.
    
    Non ho una rotta da tenere, non ho una meta da raggiungere. Posso solo scendere in coperta ed aspettare che finisca. FInisca la tempesta o finisca il mio viaggio.
    
    No, tranquilla non voglio morire. Morire è così definitivo. Sparire. Ecco . Non vorrei essere stato, essere o diventare.
    
    Ma non si può. Non me lo perdoneresti mai!
    
    Nessuno può sparire davvero per più di quei minuti in cui s’illude di poterlo fare abbracciando un’altra donna, una bottiglia o una dose di felicità fittizia.
    
    Ieri notte io ho scelto le prime due. Oggi mentre mia madre m’abbraccia , vorrei solo implorarla di parlare a bassa voce.
    
    La testa mi sta esplodendo e per la prima volta l’odore di tutto il cibo che sta preparando mi fa venire la nausea. Non ho fame. Non ho voglia . Non ...
    ... ho.
    
    Ma è Natale!! Non servo a nessuno se mi presento come la nave fantasma che mi sembra d’essere.
    
    Mia nipote mi elenca tutto quello che le ha portato Babbo Natale . Faccio pena pure come zio, io non le ho preso niente! Non ho preso niente a nessuno.
    
    Il nemico m’osserva . E’ proprio li nascosto dietro l’angolo della porta del salone. Lo vedo sbirciare arrogante e maestoso . Non fa nemmeno lo sforzo di non mostrarsi.
    
    E’ impossibile ignorarlo.
    
    Eppure c’è sempre stato . Sempre li al suo posto . Nella mia vita precedente è stato un amico , oggi mi ha dichiarato guerra.
    
    “Qualcuno lo suona?” mi sembra di risentire la tua voce. Quel giorno te lo ricordi ? La prima volta che hai messo piede in questa casa. La seconda donna così importante da avermi fatto venire voglia di farla conoscere a mia mamma.
    
    “No lo usiamo per appoggiarci le foto”
    
    “Smettila!!”
    
    “E’ lei l’artista” ti ho detto indicandoti mia madre
    
    “Lo suona anche lui” mi corregge la donna che m’ha insegnato a pensare con le note. Il solo abbinamento Bianco e Nero che abbia abbracciato nella vita. I tasti di quel pianoforte.
    
    “Non me l’hai detto!!?”
    
    “te l’ho detto che mi faceva lezione!!”
    
    “si ma ..mi hai fatto credere fossero di chitarra!!”
    
    E’ vero . Te l’avevo lasciato credere. Forse perchè la chitarra era lo strumento che suonavi anche tu a tempo perso. Ed eri così bella quando ti facevi insegnare gli arpeggi di Greenleeves da me per imparare a non fare solo gli accordi da autodidatta che ...
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