1. "prove tecniche di "trasgressione" 2


    Data: 14/01/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... formosetta, ma con la carne nei punti giusti; una bella quarta abbondante, taglia quarantasei, alta sul metro e sessanta. Occhi neri e capelli corti, corvini e luccicanti, indossava un vestito lunghetto, che metteva in risalto le sue procaci forme.
    
    Il marito Cesare, un bell'uomo dai capelli brizzolati, alto sul metro e ottanta, occhi chiari, forse azzurri e quel poco di pancetta, che dava veramente importanza alla persona.
    
    Ci alzammo, sia io che mio marito, e stringemmo loro la mano e fu proprio Gennaro ad invitarli al tavolo nostro.
    
    Ci demmo subito del tu e, mentre al pianoforte il maestro suonava una vecchia canzone di Aznavour, chiedemmo una bottiglia di buon Prosecco per brindare.
    
    Fu Maria che propose il brindisi, sollevando il suo calice:
    
    "Brindiamo a questa nostra... inaspettata conoscenza, sperando di approfondire..." non finì la frase e alzò la sua coppa.
    
    Ad un tratto il cellulare di Maria squillò e lei:
    
    "Scusate" allontanandosi dal tavolo.
    
    Guardammo la donna rispondere e dopo poche battute, fece cenno al marito di raggiungerla.
    
    Io e Genny rimanemmo un attimo perplessi per questo loro comportamento, comunque, essendo rimasti soli:
    
    "Non fare nessun invito, per stasera mi basta; poi ho bisogno di riposare" dissi un tantino irritata.
    
    Tornarono al tavolo, mentre mio marito chiamava il cameriere per il conto.
    
    E lei "Dovete scusarmi, una mia collega ha chiesto un cambio turno per la notte di domani: faccio l'infermiera e spesso capita" ...
    ... disse scusandosi.
    
    Questa volta avevo pensato davvero male e forse a scusarmi dovevo essere io, ma ormai già ci stavamo alzando e Gennaro:
    
    "Ora dovete scusare noi, Camilla è davvero stanca ed è stato un piacere avervi conosciuti... in tutti i sensi"
    
    Cesare sfiorò con le labbra la mano che gli stavo porgendo, e mentre ci attardavamo ancora un attimo
    
    "Domattina, se vi va, ci trovate sull'ultima spiaggetta, quella sotto la rocca; dovendo far ritorno in città dopo pranzo, scendiamo in spiaggia molto presto".
    
    Ci allontanammo e una volta in macchina
    
    "Che ne pensi" pronunciò mio marito
    
    "La notte porta consiglio, comunque, forse, vale la pena approfondire" replicai maliziosamente.
    
    Quella notte dormimmo profondamente.
    
    Abbracciati, nonostante il caldo ancora persistente, avevamo bisogno entrambi di una vicinanza fisica, di un contatto a pelle.
    
    Mi svegliò l'aroma del caffè che Gennaro aveva preparato e stropicciandomi gli occhi, guardai la radiosveglia sul comò: erano le sette e mezzo.
    
    "Buongiorno, amore mio - porgendomi la tazzina - la notte ti ha fornito qualche suggerimento sul da farsi?" domandò sorridendomi.
    
    "Al mare ci voglio andare, scegli tu la spiaggia" risposi ammiccando.
    
    "Allora alzati e muoviamoci, oggi ti voglio più sexy che mai."
    
    Pigramente mi alzai e sgattaiolai in bagno. Quel mattino mi scappava davvero tutto e, seduta sulla tazza, come spesso succedeva, riflettevo sugli eventi del giorno prima e meditavo su quelli futuri.
    
    Certo ...
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