1. Il M-arito S-i rende conto di essere un felice cornuto


    Data: 06/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: M-arito cornuto di S-uprema dea, Fonte: EroticiRacconti

    Mi sono ormai rassegnato a non godere di alcuna complicità erotica con mia moglie.
    
    Accade piuttosto raramente che si conceda a rapporti sessuali ma decisamente privi della passionalità ed attrazione che ci si aspetterebbe in una coppia affiatata.
    
    È abbastanza evidente - acclarato - che la mia donna predilige la masturbazione “solitaria”, fantasticando di essere posseduta da altri uomini.
    
    Sono un uomo piacente e lei è una donna normalissima; eppure io mi sento frustrato per non avere le sue attenzioni, mentre, per contro, mia moglie non si fa scrupoli a pensarsi con altri.
    
    In questo girone infernale, ho scoperto di provare piacere, a mia volta, immaginandola tra le braccia di altri pretendenti; insomma, ho fatto di necessità virtù.
    
    Per guadagnare quella desiderata complicità erotica, mi sono quindi deciso a provare la strada del “cuckold”; insomma, mi sarei dichiarato felice di essere cornuto.
    
    In più di un’occasione ho accennato l’idea a mia moglie ma senza sortire particolare effetto; probabilmente per il suo timore ad ammettere apertamente di volere realmente consumare un’avventura sessuale con un altro uomo.
    
    Nemmeno la mia resa incondizionata sembrava pertanto avere efficacia.
    
    Un giorno, però, ci siamo ritrovati a parlare delle esperienze amorose di un mio caro amico, conosciuto anche da lei.
    
    Lui è decisamente un bel uomo, con uno stuolo di donne al suo cospetto; giustamente selettivo viste le possibilità di cui può godere.
    
    Mia moglie, forse ...
    ... colta dall’invidia per coloro che potevano averlo sessualmente, si è lasciata andare ad un’affermazione stizzita: “non ci andrei mai con uno così…anche se tutte lo ritengono il bellone della città!”
    
    A quel punto mi è venuto istintivo ribattere: “se lo chiedesse anche a te, non esiteresti a gettarti nel suo letto a gambe aperte!”
    
    La mia donna, malcelando forzatamente un sorriso d’imbarazzo, ha replicato: “il problema non si pone… perché ad una come me non lo chiederebbe mai… a lui piacciono solo le strafighe”.
    
    Quasi gettandomi a capofitto nell’opportunità che intravvedevo, ho chiosato in modo malizioso: “sai… se io gli chiedessi di venire a letto con te non si rifiuterebbe mai!”.
    
    Udendo queste parole, lei si è irrigidita, per un verso turbata per l’affondo inaspettato, e per altro verso chiaramente attratta dall’idea e dall’occasione che gli veniva offerta tra il serio ed il faceto.
    
    Tuttavia ha liquidato la questione con un laconico “ma cosa dici??!!”.
    
    Comprendendo che era il caso di “battere il ferro finché caldo”, ho aggiunto: “scommettiamo?... Vuoi vedere che ci sta?... Però se accetta tu devi andare fino in fondo”.
    
    La mia donna, con sufficienza, si è limitata a chiudere il discorso con un semplice: “ma si…ma si…”.
    
    Il treno, nella mia testa, era partito e non si poteva più fermare.
    
    Dopo qualche giorno ne ho parlato al mio amico, con il quale c’è sempre stata una profonda confidenza e, conoscendolo fin dall’infanzia, sapevo che avrebbe certamente ...
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