Un mondo inesplorato - 4. a grandi passi verso il precipizio - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 4. a grandi passi verso il precipizio

... credeva si sarebbe potuto provare davanti ad un pene eretto. E invece era così: suo marito si stava esponendo davanti a lei in modo molto più intimo di quanto il suo sesso sollevato non mostrasse, confessando con il corpo indicibili desideri e fantasie.

Il tempo della loro permanenza dentro la sauna si era intanto esaurito. Laura si alzò, raccolse il telo senza avvolgerlo intorno al corpo e, prendendo Giulio per mano, uscì andando sicura verso le docce. Fu contenta di trovarle vuote e, questa volta, non per la paura di mostrarsi a degli sconosciuti, quanto piuttosto per potersi lasciare andare all’abbraccio con il marito di cui sentiva forte l’esigenza.

Lui rispose stringendola con forza e abbassando il viso verso il suo per baciarla, con un trasporto e una passione che i venticinque anni del loro rapporto rendevano ormai poco frequente. Laura sentiva il sesso del marito premere con forza contro il suo ventre e, vincendo la voglia di rimanere stretta in quell’abbraccio, si abbassò per prenderglielo in bocca. Era forse la prima volta che lei si lasciava andare ad un gesto del genere in un luogo aperto, dove chiunque sarebbe potuto entrare in qualunque istante.

Sapeva di doversi fermare immediatamente, doveva interrompere quell’atto scandaloso, ma non riusciva ad allontanarsi da quel membro bagnato di sudore e caldo di vapore, la cui durezza contrastava così evidentemente con la morbidezza della pelle.

Continuò così a fare scorrere la lingua sul quella carne ...

... rigida e pulsante, accogliendola dentro la bocca aperta all’inverosimile e, incredibilmente, senza nessuna preoccupazione che l’inevitabile esplosione di piacere la potesse cogliere di sorpresa.

Giulio sapeva che non gli era permesso venirle dentro la bocca e non si aspettava che la particolarità dell’occasione potesse concedergli quella licenza. Cercò quindi di ritrarsi prima che fosse troppo tardi, ma Laura non glielo permise, spostando il viso deformato da quell’invadente presenza sotto il getto della doccia.

Non le era mai capitato, non lo avrebbe mai creduto possibile, ma in quel momento ciò che più desiderava era proprio sentirlo venire dentro la bocca, farsi riempire dal liquido caldo e denso che lui le avrebbe a breve regalato.

E, infine, per Giulio fu davvero troppo. Una quantità incredibile di sperma invase la bocca di Laura, che la mantenne aperta per lasciarlo uscire. Le scorreva lungo il mento e le guance, immediatamente lavato via dal caldo getto sotto il quale si era consapevolmente diretta.

Giulio rimase per un momento impietrito, temendo di avere costretto la moglie ad un atto che sapeva per lei assolutamente disgustoso. La vide però tranquilla, soddisfatta di quel successo, il sorriso imbarazzato reso più intrigante dal filo di sperma che ancora le colava dalla bocca.

Superando anche lui senza difficoltà il disgusto che in altre condizioni, soprattutto subito dopo essere venuto, avrebbe suscitato il contatto con il proprio seme, Giulio sollevò la ...