Un mondo inesplorato - 4. a grandi passi verso il precipizio - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 4. a grandi passi verso il precipizio

... certo punto vide di sfuggita entrare nella zona massaggi. Si vergognò di provare una fitta di gelosia nei confronti delle donne di cui si sarebbe occupato e si avvicinò ancora di più al marito trascinandolo nella sauna. Erano soli, questa volta, e lei non attese la sua richiesta per spogliarsi e distendersi sulla panca, rimanendo ancora una volta completamente nuda.

Approfittò così di quel momento per confessare ad Giulio quello che era avvenuto durante e dopo il massaggio. Non gli nascose nulla: l'avere accettato di rimanere nuda, lo stato di eccitazione che aveva provato, l'intimità dei contatti ricevuti, perfino il desiderio che Marco andasse oltre. Con uno sforzo enorme, riuscì anche a superare la vergogna del proprio comportamento e raccontò di come si fosse lasciata baciare.

Giulio la guardava e la ascoltava senza poterci credere. Quella donna, completamente nuda davanti a lui in un luogo pubblico, intenta a raccontare comportamenti immorali e lascivi, era davvero la “sua” Laura? E lui, stava davvero ascoltando quelle cose? E perché allora avvertiva chiaramente l’eccitazione farsi strada in lui, nonostante il senso di tradimento e la rabbia che provava per l'impudenza di quell'uomo?

Laura rimase a lungo ad attendere una reazione. Temeva di essere investita dalle peggiori invettive, sperava di non avere equivocato l'invito alla libertà che più volte il marito le aveva rivolto e, invece, si trovava davanti un uomo silenzioso ed evidentemente ...

... combattuto.

Quando stava per crollare per la tensione dell’incertezza, Giulio le chiese calmo:

“Quello che è successo, per quanto ti riguarda, cambia qualcosa tra noi?”

“Certo che no, io …”

“E allora va bene” la interruppe Giulio. E, così dicendo, sollevò il telo con cui si era affrettato a coprire la sua montante erezione, rinunciando a nascondere quella reazione, indecente e compromettente, così difficile da comprendere anche per lui stesso.

Laura all’inizio non capì: lo guardava negli occhi, non tra le gambe, e rimase ad aspettare qualche parola di chiarimento. Poi abbassò gli occhi e, appena il tempo di rendersi conto del messaggio inequivocabile esposto alla sua vista, tornò a fissarlo spalancandoli.

“E quello che significa? Ti sei eccitato a sentire quello che ti ho raccontato? Ma hai capito quello che ti ho detto?”

Quella reazione era incredibile per lei. E, a dire il vero, lo era anche per lui.

Si, immaginare la moglie in situazioni del genere era da sempre stata una sua fantasia ricorrente, e poche sere prima aveva dovuto faticare a gestire le emozioni suscitategli dal gioco dentro la sauna nel quale si erano lasciati trascinare.

Ma, adesso, erano davvero andati oltre e anche la sua reazione non era facilmente incasellabile nei canoni della loro normalità.

Laura, pur confusa e perplessa, lo continuò ad osservare, riuscendo infine a leggere dentro di lui e i suoi contrastanti pensieri.

Si sentì invadere da una grande tenerezza, un sentimento che non ...