1. Sharon – Racconto di fantasia – BLOCCO 2


    Data: 24/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: mrpietro, Fonte: RaccontiMilu

    ... la testa ed Elio si avvicinava per scattare, senza dirlo, qualche bel dettaglio della mutandina e di come si muoveva sul suo sedere. Lei mi sorrideva e dopo poco si ritrovò a dire: “Quanto mi piace eccitarti così… sei tutto preso…” tronfia della sua bravura nel farmi impazzire. “Completamente tesoro…”. Fu allora che Giacomo c interruppe dicendo: “Vabb&egrave li ho capiti i piccioncini… se vi va vi faccio qualche scatto assieme…”. Io non mi feci pregare e mi posizionai dietro Sharon facendole sentire il peso e la consistenza del mio piacere sul sedere. “Oddio… ma che fai?!” mi chiese lei ridendo. “Niente – risposi – qualche scatto innocente lo facciamo?”. Lei mi fissò protestando divertita: “Innocente? Ma se ti sento tutto!”. Per tutta risposta le cercai le labbra baciandola. “Ma guarda quanta passione…” mentre ci baciavamo strusciandosi e Giacomo scattava tutto. Le mie mani presero a viaggiare sotto il suo costumino succinto, con la bocca le stuzzicavo il seno lecando la parte che era nuda dal costume. “Oddio Gianni, calma… ci vedono….” e Giacomo si lasciò scappare un “Signorina, io faccio anche set parecchio più espliciti… quel che sto vedendo ora &egrave roba proprio facile facile…”. Intanto io presi le mani di Sharon portandomele sul pacco: “Che ci posso afre se mi prendi così?!”. Lei sorrise: “Dio, sai che divertimento dopo?”. Fu allora chemi feci audace: “Magari mi dai l’aperitivo ora, no?” mentre le premevo la mano sul pacco e con l’altra scivolavo a toccarle l’incavo ...
    ... del piacere da sopra – ma non troppo sopra – lo slippino del costume, già parecchio caldo. “Sei pazzo…. quelli ci guardano… fanno le foto…”. La baciai ancora, sul cllo, continuando a farle strusciare il pisello sul palmo della mano: “Tranquilla, quelle le regalano a noi, mica finiscono in giro…” e con il dito andai a premere e frugare sulla sua apertura. “Cazzo che maiale che sei… qui, con quel vecchio porco che ci guarda?”. L’alcool aveva anche un po’ fatto effetto perch&egrave la voce fu un po troppo alta per le esigenze. Giacomo più che prendersela sorrise. Io la leccai sul collo e le dissi: “Se non ti andasse per davvero… lei qui giù non starebbe mica a pensarci così tanto… e poi ci sono io, di che hai paura? Proviamola sta novità, dai…”. Ero sicuro la sua mano sarebbe rimasta lì, così mentre la masturbavo ormai da sopra al costumino, l’altra mano salì astuzzicarle i capezzoli. Reclinò il capo sulla mia spalla: “Oh dio… sai sempre come fare… però, Gianni, stiamo tranquilli…”. Fu Giacomo ad essere un o rude per forzare la cosa: “Tranquilla signorina, non si preoccupi che noi sappiamo stare al posto nostro… ma così me lo fa morire Gianni eh!”. Mentre un dito, da sopra al costume si infilava nella sua micina le sussurrai all’orecchio: “Tiralo fuori che stra un po’ mi saltano i bottoni.”. La situazione la eccitava. Non se lo fece ripetere due volte. Sarà stato il contatto col mio sesso durissimo, sarà stata quella masturbazione che le stavo concedendo, seppur “sopra-sopra” ...
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