1. L’isola che non c’è (prima parte)


    Data: 16/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu

    ... pantaloni e stava armeggiando per togliersi il reggiseno… sfilatolo si tolse con disinvoltura le mutandine per poi posizionarsi davanti a me
    
    “Ah…” sembrò ricordarsi qualcosa a cui teneva dirmi ” io sono lesbica!”
    
    Mi guardò molto seria guardandomi dritta negli occhi
    
    “Ah, dimenticavo di dirti” risposi “Io ho un neo sotto un’ascella!”
    
    “Che vuoi dire?”
    
    “Nulla… come te!”
    
    Per un buon minuto ci guardammo in silenzio fino a quando lei si mise a ridere…
    
    “Dai, spogliati! Oggi tira vento si sta meglio dentro l’acqua che fuori. Dai? sbrigati!”
    
    Mi spogliai di corsa poi una volta denudata lei mi prese per mano e lentamente entrammo in acqua
    
    “Cazzo! È gelata!” Dissi
    
    Scoppiò a ridere e tornando a prendermi per mano letteralmente mi trascinò in acqua
    
    “Ho freddo… un freddo cane!”
    
    Lei, in acqua, allora si avvicinò e mi abbracciò stretta cominciando a massaggiarmi la schiena con vigore mentre i nostri seni si schiacciarono gli uni con gli altri… avvertii la sua gamba muoversi fra le mie… ed infine le sue labbra avvicinarsi fino a sfiorarmi;
    
    Mi soffiò un dolcissimo bacio… poi
    
    “Vedi? Ora non hai più freddo…” si scostò ridendo…
    
    Per qualche minuto giocammo come due bambine con l’acqua ora schizzandoci, ora facendo piccole immersioni, ora nuotando assieme senza più nemmeno sfiorarci.
    
    Una volta uscite dall’acqua ci asciugammo rapide… quando lei
    
    “Io sono Chiara, la sorella di Marco che tu credo conosca…”
    
    “Io Maria… piacere di conoscerti!”
    
    “Avete ...
    ... scopato?”
    
    “Chi?”
    
    “Tu e mio fratello. Vi conoscete da anni, mi ha detto, e lui si scopa tutte le belle turiste!”
    
    “Ahahahah…” Non riuscii a non ridere ” No mai! Vuol dire che non sarò stata così bella ai suoi occhi”
    
    Poi continuai…
    
    “Quanti anni hai? Io 42 e tu?”
    
    “30… troppo giovane?”
    
    “Per cosa?”
    
    “…. per niente, dicevo per dire”
    
    “Ed io troppo vecchia per… per quello che volevi dire tu?”
    
    Rise di gusto…
    
    Parlammo a lungo, mi disse che si era finalmente laureata in medicina e che usciva poco di casa perché si stava preparando per una specializzazione ma che quando usciva preferiva isolarsi o facendo un giro in barca, aveva una piccola “gabbianella”, o, come me, rintanarsi in qualche piccola insenatura o quassù. Non amava restare molto in paese perché sapeva di essere vista con sospetto e di non essere molto amata per le sue preferenze sessuali e per il suo carattere fin troppo schietto come se questo non derivasse dalle continue insinuazioni maschili e dall’atteggiamento critico delle donne. Venni a sapere che Giulia, quella del bar, era follemente innamorata di lei… c’era stata una brevissima relazione fisica tra di loro ma, a detta sua, non le aveva fatto scattare la scintilla giusta ed aveva chiuso ogni rapporto con lei. Purtroppo Giulia continuava a voler far parte della sua vita… motivo di più per evitare incontri.
    
    “Ora sai tutto di me” disse sorridendo “Non hai più ragione di chiedere in giro.”
    
    “Perdonami… ma dovevo pur conoscere la ‘Ninfa ...
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