1. Avevamo bisogno di una vacanza


    Data: 16/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: dream1984, Fonte: EroticiRacconti

    ... ormai. Non passa inosservata nemmeno al gruppo dei quattro giovani napoletani, che sembrano spogliarla con gli occhi. Dopo una giornata di sole torniamo in camera. Doccia ai bimbi e poi lascio che sia Stella a lavarsi, così dopo avrà più tempo per prepararsi. Mentre i bambini giocano e riposano, io me ne sto fuori a guardare il mare. Nel frattempo i ragazzi appena rincasati iniziano a fare casino. Come volevasi dimostrare. Urlano, sbattono, sembra come se non esistesse nessuno tranne loro. Finalmente uno di loro nota la mia presenza sul terrazzino. Si presenta, dice di chiamarsi Carlo e si scusa per la confusione. Nota il mio viso contrariato e li invito ad essere meno rumorosi. Carlo, raggiunto poi da un altro suo amico, che dice di chiamarsi Fabio, si scusa nuovamente, promettendomi che saranno il più rispettosi possibile. Mentre continuo con le mie raccomandazioni ecco arrivare Stella. Ha ancora i capelli bagnati che strofina con un asciugamani. Indossa un pantaloncino strettissimo e una canotta arancio. Mi accorgo che non indossa il reggiseno, e se ne accorgono anche i due ragazzi che non le tolgono gli occhi di dosso. Immediatamente si presentano anche a lei, che si scusa con loro per le mie raccomandazioni da "nonnino". I ragazzi ridono alla battuta di mia moglie che continua rassicurando i ragazzi. Gli dice di non pensare alle mie parole, ma di divertirsi. Stella saluta e rientra in stanza. I ragazzi altrettanto. Poco dopo Stella mi raggiunge sul terrazzino. Scocciato ...
    ... dalla brutta figura che mi aveva fatto fare rendendomi ridicolo davanti ai ragazzi, inizio con chiederle spiegazioni. Stella mi ricorda che siamo venuti in vacanza solo per divertirci e rilassarci, e non per litigare con tutti. Continuiamo la discussione fino a quando una voce non ci interrompe. È il cameriere sul terrazzino accanto. Si scusa per l'intrusione e dice di aver assistito alla discussione. Anche lui conviene con Stella, aggiungendo che tutti siamo stati ragazzi e che non dobbiamo dimenticarlo. Stella apprezzando la complicità del cameriere, lo ringrazia e lo saluta rientrando in camera. Faccio lo stesso anche io, non degnando l'uomo nemmeno di uno sguardo. Penso ma guarda tu questo maleducato, nemmeno ci conosce e si mette pure in mezzo. Lascio perdere e mi butto in doccia. Quando esco Stella è già pronta. Il primo sole le ha arrossito la pelle. Indossa un vestitino leggero a fiori largo sui fianchi ma stretto sul seno, che stretto nel reggiseno sembra ancora più grande. La serata passa tranquilla e dopo lo spettacolo di benvenuto restiamo al bar a bere una birra fresca. Quando i bambini ormai stanchi sembrano crollare decidiamo di tornare in camera. Stanco morto, crollo subito tra le braccia di morfeo. La mattina successiva vengo svegliato da Stella che insieme ai bambini è già in costume e pareo. Mi dice di sbrigarmi per andare a fare colazione. Dopo essermi rinfrescato, si avvicina e mi dice che poco prima, mentre ripiegava i teli sul terrazzo, il cameriere si ...
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