1. Il viaggio di Cecilia 2


    Data: 10/12/2021, Categorie: Sentimentali Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    ... camera, lui prese una sedia e la mise a puntello sotto la maniglia, disse: "così è più sicuro" e si voltò, vedendomi già in tela leggera riprese: "però! vedo hai sonno…", si sfilò camicia e braghe, le scarpe erano già lontane e, cricchiolando le assi del pavimento, mi fu addosso; baciandoci e toccandoci sprofondammo in quelle lenzuola, pulite e profumate di lavanda (alla faccia di Perla!).
    
    Non ero certa se lui mi piacesse davvero, però ero intenzionata a sfruttare l'occasione, dato che il viaggio sarebbe stato lungo e costoso.
    
    Detti il massimo, lo prosciugai, non mi risparmiai in niente e gli concessi ogni pollice della mia pelle; capii cosa intendesse Perla con "lenzuola da evitare".
    
    L'alba ci sorprese ancora nudi ed avvinghiati, mi mossi appena accarezzandogli il petto e sentii, sotto la mia coscia, il suo turgore riprendere volume, mi prese il desiderio di placarlo regalandomi il suo sapore come colazione, scivolai con le dita su quel corpo e gustai la sua pelle che si tendeva ed eccitava, s'irrigidiva il suo piacere fra le mie mani, cullato dalla mia lingua accolto dalle mie labbra giunse fino allo sgorgare del latte denso; gradì molto, lui, l'inaspettato risveglio, tanto che mi prese la testa con entrambe le mani fra i capelli e la premette sul suo pube; stretta fra i suoi inguini, lo sentivo e vedevo affondare nel calore della mia bocca.
    
    Ci lavammo poscia alla bacinella in camera e ci facemmo bastare l'acqua della brocca; ma il suo sapore mi restò nel ...
    ... fondo della gola fino a pranzo.
    
    Nello spiazzo davanti la porta della cittadina c'era il mercato (al mattino come adesso), fra la confusione di banchi, voci e persone mi sembrò di vedere Lucia: la chiamai urlando, si voltò. Dissi a Francesco, sorridendo: "ci vediamo alla prossima sosta, un cavaliere lo troverò", e lui: "ti aspetterò, dovesse sto carro ripartire senza di me" ricambiò il sorriso, saltai giù e raggiunsi la mia amica.
    
    Le raccontai del quadro, dei colori, del vino e del caos in casa, lei è solo di due anni maggiore di me ma molto più mamma e donna di casa, disse: "siete due adorabili cialtroni! non cambierete mai".
    
    Ci conoscevamo fin da ragazzine e ricordo che già allora amava quel mio finto babbo, ma non voleva sottrarmi quell'affetto, quando si sposò con lui mi chiese addirittura il permesso, nemmeno fossi stata io il padre che concede la mano della figlia.
    
    Lucia non è mai stata gelosa del rapporto fra Alessandro e me, tanto che fu lei a voler battezzare col mio nome la primogenita, sa cosa ci lega e forse proprio per questo non immaginava ci spingessimo tanto oltre. Mi sentii tremendamente in colpa per quello che era successo, ma di questo non dissi niente.
    
    Passo dopo passo, arrivammo alla casa sul lago, proprio sotto la cittadina, casa grandina con un bel portico, un orto grande e tanti olivi, una scalinata ampia scende al giardino dove vidi Cecilia, all'ombra di due platani enormi, intenta a spennellare colori su di una tavoletta; "tutta suo padre" ...
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