1. Non si gioca con gli spiriti (racconto per halloween)


    Data: 23/11/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Calidamanus, Fonte: Annunci69

    ... Batman lo colpiva a mano aperta, facendo risuonare dei begli schiaffoni sonoramente.
    
    Al cenno di Batman, i ragazzi gli divaricarono il più possibile le cosce, esponendo così non solo il solco e il buchetto del povero Gianluca, ma lasciando anche a penzoloni palle e pisello.
    
    “Basta, smettetela!” chiedeva Gianluca tentando di divincolarsi, ma la morsa non diminuiva, anzi: il pompiere mentre lo tratteneva avvicino il pacco alla sua bocca: “Se parli ancora te lo sbatto dritto in gola!”, lo minacciò.
    
    Intanto Batman faceva cenno a Robin di sostituirlo nelle sculacciate, perché quel ch'è giusto è giusto.
    
    Dal canto suo, Fabio era steso sopra i due pirati: il primo lo teneva giù premendo con una mano sulla sua schiena e mantenendo oscenamente alzata la gonna, mentre il secondo con una mano gli teneva ferme le gambe e con l'altra lo puniva a sua volta.
    
    La stanza risuonava dei gemiti e dei gridolini occasionali di Gianluca e Fabio, insieme ai colpi delle sculacciate che rimbalzavano su natiche più rosse di attimo in attimo e alle risate degli spettatori.
    
    A quel punto prima che le cose si facessero troppo eccessive, indussi i ragazzi in uno stato di lussuria tale cominciarono a non farcela più: gran parte di loro si masturbava, oppure si strusciava o limonava con un amico. Anche chi prima tratteneva o sculacciava i ragazzi se ne disinteressò: i pirati andarono uno all'arrembaggio dell'altro, Batman e Robin iniziarono a pomiciare.
    
    Tornato nel corpo di Sam, o per ...
    ... meglio dire il mio, mi avvicinai a Fabio e poi a Gianluca: non avevo colpito nessuno di loro con quell'impennata di voglia di sesso, e riuscii quindi a “liberarli” dicendogli che andassero di sopra a cambiarsi.
    
    I due, con gli occhi pieni di lacrime, mi guardarono con gratitudine e scapparono di sopra. “Ci penso io qui”, dissi con aria assertiva “voi state pure un po' tranquilli e riprendetevi”.
    
    Usciti loro di scena, mi voltai a contemplare il salone: Cristian il taglialegna, liberato dalla mia presenza ma non dalla brama di sesso, stava inculando con vigore il pompiere, mentre il poliziotto, il pompiere e i gangster ci davano dentro in un bel trenino... insomma, ciascuno aveva il suo daffare.
    
    Infuocati com'erano, presto ciascuno ebbe il orgasmo. Li lasciai in pace ancora per un poco mentre il piacere pian piano li abbandonava. A quel punto suscitai nelle loro teste visioni spettrali, accompagnate da suoni lugubri e sinistre correnti d'aria fredda. In breve furono tutti fuori di lì, correndo e gridando di paura, lasciando in ricordo chi i pantaloni, chi le mutande, chi qualche macchia di sperma sul divano.
    
    Chiusi la porta d'ingresso e in quel momento suonò la mezzanotte.Mi voltai verso le scale: di sopra c'erano Fabio e Gianluca, e con loro non avevo nient'affatto finito.
    
    Prima di salire le scale, passai in cucina e preparai una tisana con alcune erbe speciali, destinate ad aiutarmi a pilotare il nuovo corso della nottata. Quando tutto fu pronto, mi diressi al piano ...
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