1. Supermarket (terza parte)


    Data: 19/11/2021, Categorie: Tradimenti Autore: arcobaleno_stellare, Fonte: EroticiRacconti

    ... dentro come una forsennata, come se la mia lingua fosse un secondo cazzo. Il sapore è attenuato dalla saliva, ma è comunque fortissimo. Non mi importa, ora è di nuovo sopra di me. Il cazzo ha ripreso vigore, comincio a darle lievi spinte facendola inarcare, ci separa solo il tessuto delle sue mutandine. Ora la sto facendo godere, con le mani scendo a stringerle entrambe le natiche, sode, consistenti. La sollevo, con un dito scosto il tessuto e comincio a passarlo sulle labbra esterne, umide dei suoi liquidi.
    
    “Mi piace….”
    
    Ora mi ha dato la spinta che cercavo, infilo prima due poi tre dita dentro di lei, ruotandole con lentezza ma continuità. Ansima, è davvero bella ora. Aumento il ritmo, provo con l'altra mano a cercarle il buchino dietro, non oppone nessuna resistenza, anzi.
    
    “Si, si, dai…”
    
    Ora è una doppia penetrazione sopra il mio cazzo, che rimane in attesa semiduro. Affondo le dita, sento che posso osare, la penetro facendola sentire vacca, come desidera essere. Provo ad esagerare, vediamo.
    
    “Puttana, dimmi qualcosa…dai…voglio sentire una porcata..”
    
    Ho sempre il timore che quell' istante finisca, magari perché commetto un errore, o semplicemente ...
    ... perché lei lo voglia. Ma non ne ha abbastanza, mi segue nella fantasia, sempre più calda.
    
    “Fammi godere, porco…”
    
    Accelero, ora le sto aprendo la figa con forza, infilo un quarto dito, giro la mano e lei gode come un pazza, salta, urla, uno spettacolo. Poi mi afferra le braccia e capisco che devo fermarmi. Ha una serie di contrazioni fortissime, mai visto nulla di simile. È un orgasmo così violento da farmi quasi paura, trema e continua a stringermi le braccia per un tempo che sembra infinito. Lentamente si calma, ed anche io mi tranquillizzo facendo uscire le dita da lei, zuppe di liquido. Entrambi cerchiamo dei fazzoletti per pulirci, la macchina è piena di un acre odore dei nostri piaceri.
    
    “Bravissimo….ma ora devo andare”
    
    Mi rivesto con una certa velocità, capisco che il mio tempo con lei è finito, perlomeno per quella sera.
    
    “Favolosa donna, io….”
    
    “Ssst…buono….non occorre dire nulla….dai, andiamo, è stato bello, ora …buonanotte”
    
    La accarezzo, le guardo le gambe, completamente visibili perché la gonna è ancora parzialmente arrotolata, un bacio veloce a quelle coscie stupende e sono fuori dalla sua auto, nel parcheggio, tra sogno e realtà.
    
    (Continua) 
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