1. Supermarket (terza parte)


    Data: 19/11/2021, Categorie: Tradimenti Autore: arcobaleno_stellare, Fonte: EroticiRacconti

    SUPERMARKET (terza parte).
    
    Guidando verso casa la mia mente era totalmente occupata da quella sensazione incredibile, provata pochi minuti prima. Il tocco di Fabrizia sulla mia asta, la sua bocca sulle mie labbra, tutto improvviso, devastante, pazzesco. Devo controllarmi, entrando nel vialetto di casa non faccio che ripetere “rilassati, calma ora, piano…” ma quel mantra non riusciva ad allentare la mia erezione, ancora notevole.
    
    “Ma finalmente papi, quanto ci hai messo?”
    
    “Hai preso tutto?”
    
    Le due donne di casa non mi hanno certo lasciato il tempo di appoggiare le borse della spesa, subito un assalto all’arma bianca. Meglio così, quella doccia fredda mi stava calmando.
    
    “C’era un esercito di persone, comunque si, c’è tutto…”
    
    Mi sgancio lasciandole con la spesa e mi dirigo veloce verso il bagno. Dentro controllo e come sospettavo il boxer è bagnato dei miei liquidi. Mi devo cambiare e fare una doccia. Appoggio il cellulare sulla mensola quando il led comincia a lampeggiare, messaggio in arrivo. Butto un occhio prima della doccia, è Fabrizia. Mi scrive tramite il sistema di mail che connette tutti noi genitori del Liceo.
    
    “Quando ci rivediamo?”
    
    Non penso, rispondo subito, appena leggo.
    
    “Stasera”
    
    Stesso stile suo, nessun fronzolo, nessuna frase di circostanza.
    
    Mi metto in doccia, sono di nuovo in subbuglio. Mi lavo il cazzo, ma tra le mani inevitabilmente ricomincia a diventare duro. Mi sego lentamente, non voglio venire…so benissimo che non ci ...
    ... vedremo stasera ma comunque voglio tenere tutto lo sperma dentro di me. Chiudo la doccia, mi asciugo, lei ha gia risposto.
    
    “Alle 20.30 nel parcheggio dietro il centro commerciale Rover.”
    
    Ma….ed ora come ne esco? Come faccio ad uscire? Che situazione, mai avrei pensato ad una sua risposta. Dunque mi dirigo verso la cucina, fingendo una incazzatura con me stesso.
    
    “Mi sono dimenticato che oggi Gianluca aveva organizzato la cena con noi del team di progettazione…”
    
    “Ma come? Ed adesso?”
    
    La preoccupazione di mia figlia è relativa al fatto che si sarebbero dovute arrangiare a cucinare, mansione che spetta di solito a me in casa.
    
    “Eh, dirò che non posso andare…..ma che figura….se voi non riuscite a cavarvela da sole…”
    
    “Ma figurati, che problemi ci sono? Piuttosto, non c’è il balsamo che ti avevo chiesto…”
    
    “Infatti, non l’ho trovato…allora io vado a prepararmi, non faccio tardi”
    
    Senza aspttare repliche scompaio in camera, jeans, camicia e golfino blu, scarpe d'ordinanza, nessun accenno di ostentazione, è pur sempre una cena tra amici.
    
    Saluto le donne ed esco, ho circa 20 minuti per arrivare al centro commerciale che è esattamente dall’altra parte della città. Guido con una certa tensione, l’eccitazione ora sta salendo, non voglio pensare a nulla.
    
    Arrivo infine al parcheggio, appena in tempo: sono le 20.30 e per fortuna tutta la zona è vuota, non ci sono macchine né altre coppiette clandestine, almeno per il momento.
    
    Dopo poco arriva Fabrizia e ...
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