1. L'irresistibile fascino del proibito Capitolo 4 – Incontri clandestini


    Data: 17/11/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Aquila nella notte, Fonte: EroticiRacconti

    Apro gli occhi, è mattina, il sonno agitato della notte lascia spazio alla vita reale, e la prima cosa che mi torna in mente è quella macchina, quel sedile...e Joseph.
    
    Ormai non riesco più a pensare ad altro ma l'imbarazzo di ieri è più affievolito, mi sento più calma, come se dentro di me avessi accettato le mie azioni e soprattutto le mie sensazioni.
    
    La mattina riesco finalmente a riguardarlo in viso, a riparlargli, ci comportiamo come se non fosse successo nulla, i suoi atteggiamenti sono del tutto ordinari ed anch'io quindi riesco a comportarmi di conseguenza.
    
    Ero però logicamente molto confusa, dentro di me sentivo da una parte il senso di quiete dello scampato pericolo, ma dall'altra un senso di offesa, come se il suo atteggiamento fosse una mancanza di rispetto, una noncuranza verso di me.
    
    Ed a pranzo, per un insolito scherzo del destino, mi ritrovai un'altra volta sola con lui.
    
    Stavamo facendo un po' di carne arrosto, nella pausa tra un bagno ed un altro nella vicina spiaggia. Lui si era messo alla griglia, che si trovava un po' distante dal tavolo dove mangiavamo, riparata dal vento sotto ad un portico, mentre il gruppo chiacchierava e mangiava l'antipasto a tavola. Mi alzai per andare a prendere il sale che aveva Joseph alla griglia.
    
    Lo vidi ai fornelli, mi avvicinai e mi misi accanto a lui, cercando con gli occhi il contenitore del sale: “Come va?” chiesi in maniera spensierata, accennando un sorriso di circostanza, “bene bene, tutto bene..” poi, ...
    ... guardando il fuoco, subito incalzò “cosa vuoi te? Rosticciana, pollo, salsiccia?” “Non so..” risposi senza pensarci.
    
    Poi, quasi sussurrando, Joseph si avvicinò al mio orecchio e mi disse “Una bella salsiccia grossa?”...
    
    Ci fu il silenzio.
    
    Lentamente alzai lo sguardo verso il suo viso; un sorriso si allargava nella sua bocca, mentre mi guardava negli occhi intensamente.
    
    Io rimasi di pietra, deglutii e non risposi.
    
    “Ti piacciono le salsicce belle grosse?”
    
    Le sue parole erano talmente spudorate e senza ritegnoche mi squarciarono il petto come una coltellata.
    
    Ero paralizzata, e restai ferma a mezz'aria con la mano che stava andando a prendere il sale, appoggiato accanto alla griglia.
    
    Il caldo della sua mano che stringeva la mia mi risvegliò di colpo, abbassai lo sguardo e lo vidi stringermela dal dorso. Con le dita fece come allargarla e la iniziò lentamente a spostare. Io ero inerme, vedevo passivamente guidarmi la mano da lui che la spostava verso il basso.
    
    Sentii i polpastrelli appoggiarsi nei suoi pantaloncini ed immediatamente riconobbi la forma del suo pisello sotto il tessuto.
    
    “Oddio Joseph...” sussurrai guardandolo negli occhi.
    
    Vidi la sua mano sopra la mia che la guidò a stringere il pantaloncino in maniera definita, facendomi in pratica stringere il suo pisello in mano da sopra il tessuto. Ero scombussolata ed impietrita, mi aveva in pratica messo il suo membro in mano, sentii tutta quella sua larghezza, quell'imponenza che avevo visto ...
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