1. La sorpresa al cornuto (racconto) capitolo 1


    Data: 10/11/2021, Categorie: Tradimenti Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... vestito, ancora coperto dal cellophane, che non aveva mai visto prima.
    
    Sul letto c’era della biancheria intima. Veronica era ancora nuda, una splendida trentacinquenne tonica e snella, con un seno alto e sodo che faceva voltare gli uomini al suo passaggio.
    
    Senza far caso a lui, prese un perizoma rosso scarlatto e lo osservò con attenzione.
    
    Stefano notò che non era normale biancheria intima, perché il cavallo aveva un’apertura che permetteva di arrivare al sesso senza toglierle.
    
    «Che roba è quella?» le chiese, in tono nervoso. «Da dove viene fuori?»
    
    «È biancheria intima» rispose lei, tranquilla, glissando sulla seconda domanda.
    
    «Non vorrai mica metterla?»
    
    «È proprio quello che ho intenzione di fare.»
    
    «Dove l’hai presa?»
    
    «In un sexy shop» confessò, senza la minima tensione nella voce, come se si trattasse di una cosa del tutto normale.
    
    «Ma che cazzo stai facendo? Sembri una zoccola.»
    
    «Sto facendo tutto il necessario per ottenere quello che mi spetta, visto che ho sposato un mollusco privo di ambizioni che da sette anni non ottiene la minima promozione.»
    
    «Sei una stronza.»
    
    «Sono la stronza cui è intestata questa casa, per cui se non ti sta bene quello che faccio puoi anche evitare di farti trovare qui quando rientro.»
    
    Stefano sentì il cuore saltare un battito. Non poteva credere a quello che aveva appena sentito.
    
    «Parli sul serio?»
    
    «Sono serissima. Stasera mi gioco il mio futuro e non tollererò che tu o altri vi mettiate in ...
    ... mezzo. Sei avvertito.»
    
    «Per cui se lui ci prova tu ci stai.»
    
    Veronica non rispose, si limitò a continuare a indossare l’intimo sexy e il vestito nuovo, un tubino nero senza spalline che mostrava un chilometro di cosce, rese ancor più slanciate dalle stiletto tacco 12 di vernice nera.
    
    «Allora?» la incalzò lui.
    
    «Farò quello che è necessario. Non aspettarmi in piedi.»
    
    Le prese un braccio ma lei si liberò con uno strattone.
    
    «Che c’è, hai paura che Luciano sia più uomo di te?» sibilò, guardandolo con occhi che bruciavano di rabbia.
    
    «Non capisco perché fai così» mormorò lui, sgomento e intimorito dalla reazione violenta che aveva innescato.
    
    «Infatti non capisci» tagliò corto Veronica, prendendo una pochette nera. «È proprio questo il problema. Mi stai facendo fare tardi.»
    
    «Mi chiami stasera?»
    
    «Se proprio ci tieni…»
    
    «Sì, ci tengo.»
    
    «Tieni il telefono acceso, allora, e ricorda che l’ha voluto tu.»
    
    Lo guardò ancora una volta senza simpatia, poi uscì di casa senza voltarsi indietro.
    
    Stefano rischio seriamente il licenziamento quel giorno, perché inanellò un errore dopo l’altro. A mano a mano che l’orario di uscita di avvicinava, vedeva farsi sempre più concreta l’immagine di Veronica in ginocchio davanti al suo capo, con la bocca piena del suo cazzo che immaginava molto più grosso del proprio, mugolando soddisfatta come una gatta in calore.
    
    Agitato com’era riuscì a tornare a casa senza incidenti per puro miracolo. Quella era la casa di Veronica, ...