1. Eneide Postmoderno-Dell’avanzare delle trame, dei tormenti di Janus e dell’arrivo su un’altra isola.


    Data: 08/11/2021, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... ti godrò dentro. Non ti darò questa soddisfazione. Oh, no! Ho pensato a un finale ben diverso!-, esclamò mentre ansimava pompandola. Tia si rese conto che non le importava.Voleva che finisse e allo stesso tempo che continuasse all’infinito. Si rese conto che era divisa.Quel bastardo le era entrato in testa, le stava fottendo il cervello!E le stava pure piacendo. Travolta dal quarto e quasi indesiderato orgasmo, Tia si accorse di non riuscire a negare che essere strumentalizzata come l’ultima delle schiave del piacere effettivamente le garbava. In un modo che non poteva confessare neppure a sé stessa, si trovò a sublimare il piacere mentale della sottomissione a quello fisico. Sentì un fiotto uscirle dalla vulva mentre il godimento la spingeva a un urlo strozzato.-Ma guarda che bello, puttanella. Ci hai preso gusto, eh?-, chiese Aniseus.-Un sacco…-, sussurrò lei, -Sono la tua puttana!-, riuscì a esclamare.-Le parole più intelligenti che ti abbia mai sentito proferire!-, esclamò lui, siglando la frase con un colpo di reni che fece gemere la giovane di nuovo.-Stronzo!-, ringhiò lei. Lui la sculacciò di nuovo e si sfilò. Il vuoto che lei sentì la spinse a toccarsi.Bastò appena che si sfiorasse il clito. Godette come una porca. Era ridotta all’ombra di sé stessa, schiava di un uomo che avrebbe dovuto manipolare grazie al sesso, sfondata peggio delle meretrici del suo popolo… ma godeva.-Ora forse non riuscirai più a restare cosciente, ma sappi che non finisce qui. Io ti scoperò ...
    ... tutte le volte che avrò voglia, dappertutto, a qualunque ora del giorno o della notte vorrò e se necessario davanti ai nostri compagni… E a te piacerà.-, disse Aniseus. Le affondò nuovamente nella vulva, tutto d’un colpo, gemendo perché anche lui era prossimo al piacere. Tia strinse i pugni tanto forte da sentire le unghie affondarle nella carne.-E ora… il gran finale!-, esclamò lui. Uscì da lei provocandole un lamento e, giratala con una mossa grezza ma irresistibile, posizionò il viso della giovane all’altezza del glande.Si sfiorò appena e l’eiaculazione colse Tia in pieno viso, quattro fiotti corposi di viscida materia riproduttiva che si disposero sul viso della giovane, costringendola a chiudere gli occhi. Labbra, naso, occhi, collo… Aniseus si ricompose senza degnarla di un altro sguardo.-Per oggi é tutto, troia. Ma domani… Domani dovrai essere in camera mia alla mezzanotte. E sappi che non accetterò un no come risposta.-, si fermò, girato di schiena.-E d’ora in poi, puttanella, mi chiamerai “mio signore”, chiaro?-, chiese.-Sì, mio signore.”-, ebbe la forza di proferire lei. Era letteralmente seduta accasciata sul pavimento lordo di sperma e dei suoi succhi, che ancora scorrevano dalla vulva.-Allora abbiamo finito.-, disse Aniseus e uscì, lasciandola là.
    
    Tia si rialzò lentamente. Camminava zoppicando, le faceva male il sedere e la sua vagina pareva infiammata a causa dei troppi orgasmi. Non aveva nulla con cui ripulirsi e la sua toga era ridotta a uno straccio. Quel ...
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