1. Amici immaginari


    Data: 24/10/2021, Categorie: Etero Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... realtà, voi non siete qui, io sto parlando da solo e lui me lo sto masturbando con la mia mano”
    
    June, nuda, con la sua pelle color caramello, si avvicina e preme il suo corpo contro il mio. Sento il suo calore, il suo respiro, il suo tocco “Ti sembro finta?”
    
    E con lei, lui rinasce, diventa duro nelle mie mani. June, il mio sogno erotico di sempre. Lei che cavalca sulle mie gambe, nuda, lo cerca e lo afferra, lo guida dentro di se. Lo sento premere, affondare, dilatarsi. E lei con le mani appoggiate alle mie spalle che comincia a muoversi e saltellare, con le tette che mi sfregano la faccia “Fammi godere”
    
    Fammi godere
    
    “Signor Varone” la voce del dottor Madripasi mi riporta alla realtà. Sogno ad occhi aperti. Sono nel suo studio, sdraiato sul lettino e lui mi osserva con aria preoccupata. Subito abbasso lo sguardo temendo di essermelo tirato fuori davanti a lui ma, per fortuna, non è accaduto
    
    “Dottore, mi scusi. Credo di essermi appisolato”
    
    “Sicuro che non era in uno dei suoi trip?”
    
    “Oddio, ho fatto qualcosa di sconcio?”
    
    “No, niente di preoccupante”
    
    Sospiro di sollievo “Bene”
    
    “Crede di avere un altro crollo nervoso?”
    
    “Sì”
    
    “Mi parli dell’incidente”
    
    “Credevo di averlo giù raccontato”
    
    “Sì, ma è sempre meglio ripetere. Cercare di capire il perché, l’origine”
    
    “Ero in auto con Kristal”
    
    “Stavate parlando?”
    
    “Sì, parlavamo, non ricordo di cosa”
    
    “Dove eravate?”
    
    “Una strada collinare”
    
    “Mi dica cos’è accaduto”
    
    “Lei mi ha ...
    ... toccato”
    
    “In che modo?”
    
    “Ha messo la mano sulla gamba e ha cominciato ad accarezzare. Poi ha tirato giù la zip dei pantaloni e me lo ha tirato fuori”
    
    “Vada avanti”
    
    “Si è abbassata per succhiarmerlo e.. beh, ho perso il controllo e sono finito fuori strada. Credo di avere perso i sensi perché, mi sono risvegliato in ospedale”
    
    “E Kristal?”
    
    “Lei, non è stata trovata”
    
    “Non è stata trovata perché non c’era”
    
    “Non c’era” ammetto
    
    “Il rapporto della Stradale dice che è stato estratto dall’auto con i genitali esposti stretti dalla sua mano”
    
    “Sì”
    
    “Quindi, Kristal non esiste”
    
    “No”
    
    Kristal non esiste.
    
    Seduto sulla panchina del parco dell’ospedale, mi ritrovo a fissare il resto dei pazienti che camminano, sorvegliati dagli infermieri.
    
    “Tu credi di essere pazzo” mi dice June sedendosi accanto a me. E’ in bikini e, le sue generose forme sembrano voler schizzare fuori da quell’esile costume
    
    “Lo sono. Non sarei qui altrimenti”
    
    “Ma tu non lo sei”
    
    “Ho inventato Kristal. Non so neanche da dove l’ho tirata fuori, non è una vostra collega”
    
    “Kristal è reale come lo sono io o gli altri” mi indica i degenti davanti a noi “Guarda là, su quella panchina” aguzzo lo sguardo e vedo una biondina con la faccia pitturata da clown e un grosso martello poggiato accanto “La riconosci?”
    
    “Harley Quinn” la psicopatica fidanzata di Joker
    
    “E’ una tua fantasia?”
    
    “Finora non mi è mai apparsa”
    
    “Perché non è tua” sorride June
    
    Una ragazza bionda, riccia, di ...