1. In crociera ma non da soli


    Data: 23/10/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Max.ge, Fonte: EroticiRacconti

    ... di ballo. Anche in questa specialità era decisamente capace di muoversi. Solo che il turbinio del bacino di mia moglie così aderente a quello di
    
    Pino, mi dava un po’ fastidio ma un po’ mi eccitava.
    
    Tra l’altro lui aveva fatto scivolare una mano sul fondo schiena di mia moglie per guidarla meglio e poi la mano era scesa ancora fino a tenere chiaramente un gluteo a pieno palmo.
    
    Lui era vestito con una camicia leggermente sbottonata, prima, adesso i bottoni aperti erano qualcuno di più.
    
    Pensavo che forse ballando si fossero aperti così ho guardato anche mia moglie ed ho scoperto che la sua camicetta, sempre aperta del solo primo bottone, era sbottonata mica male, tanto da lasciare intravedere abbondantemente il reggiseno e la bellissima scollatura della terza misura che aveva il suo seno.
    
    Le luci colorate davano ai due varie tonalità, per cui non riuscivo a capire quanto fossero affannati nel frenetico ballare.
    
    Si stancheranno, pensavo, ma non davano segni di cedimento. I balli caraibici sono andati avanti un bel po’ e ad un certo punto, colto dalla stanchezza della giornata, ho approfittato di un momento in cui mia moglie mi ha guardato tutta sorridente per farle cenno che sarei rientrato a dormire.
    
    Lei mi ha fatto cenno di sì con il capo, intendendo con questo che io sarei rientrato, lei no.
    
    Mi sono coricato non troppo convinto di aver fatto bene a lasciare libero il campo, ma tant’è, ho pensato, tra non molto arriverà anche lei e ci faremo sopra una ...
    ... bella dormita.
    
    Il mattino seguente al mio risveglio mi girai per salutarla ed augurarle la buona giornata e… lei non c’era.
    
    La storia non mi andava giù, ma ho pensato, visto che erano circa le dieci, che si fosse alzata prima di me e che fosse andata sul ponte a prendere una boccata d’aria. Mi sono quindi vestito e sono andato anch'io a fare un giro con l’intenzione di trovarla e raggiungerla.
    
    Alla fine l’ho trovata appoggiata al parapetto del ponte che scrutava l’orizzonte. Sembrava pensierosa.
    
    Le sono arrivato vicino e l’ho quasi spaventata, facendola riaffiorare dai suoi pensieri.
    
    Le ho chiesto i risvolti della sera prima e mi ha risposto che a notte tarda era tornata a dormire, ma nonostante la stanchezza, non riusciva a prendere sonno perché le tornavano in mente alcuni particolari della serata.
    
    Ho chiesto di quali particolari si trattava e lei, inizialmente restia, ha iniziato a raccontarmi che all’inizio aveva timore di fare brutta figura, ma grazie agli incitamenti di Pino, alla sua evidente capacità nel ballo ed al suo modo gentile di fare, si era sciolta sempre più fino a diventare quasi un unico corpo con lui.
    
    Con i balli caraibici poi, lei si era sentita rimestare il sangue continuamente in quanto lui le aveva puntato all’inguine il suo notevole pacco e, con i movimenti dei balli, aveva avuto modo di farglielo sentire duro, grosso ed in tiro.
    
    Mi ha confessato che più volte si era sentita bagnata.
    
    A fine serata (quasi all'alba ormai) lui ...
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