1. In crociera ma non da soli


    Data: 23/10/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Max.ge, Fonte: EroticiRacconti

    ... umidità serale aveva uno scialle in seta che le avevo regalato qualche anno prima. Ai piedi scarpe alla schiava. Non erano molto adatte a ballare, secondo me con quei tacchi, ma l’effetto visivo era da sballo.
    
    Pino ci stava aspettando, dopo cena, nella sala da ballo. Quando vide Loredana scattò in piedi, le venne incontro e le fece un saluto così caloroso che mi fece capire che apprezzava il suo abbigliamento.
    
    Non riusciva a staccare gli occhi da lei, pur cercando di dissimulare per la mia presenza.
    
    Ci accomodammo in un tavolino rotondo. Quasi impercettibilmente la sua sedia si avvicinò a quella di mia moglie, facendo sembrare che la coppia fossero loro ed io il terzo incomodo.
    
    Il cameriere con modo gentile ci servì le bevande richieste, leggermente alcoliche ed i discorsi andarono avanti quel tanto che bastava per non tagliarmi fuori con il ballo in tempi rapidi.
    
    Iniziarono quindi i balli, i primi furono i caraibici ed io considerai che loro sarebbero andati subito al sodo.
    
    In effetti l’ancheggiare del giorno prima si trasformò in qualcosa di veramente sensuale, i loro movimenti andarono oltre alla sensualità del ballo ed i loro sguardi magnetizzati uno all’altro davano l’idea di un’intesa tutta particolare.
    
    Chissà come andava lo strusciamento di fica di mia moglie, non ci voleva molto ad intuire che i movimenti di lui erano finalizzati a far sentire cosa c’era sotto i pantaloni e non ci voleva molto a capire che mia moglie aveva già mentalmente le ...
    ... gambe aperte su quello che sentiva.
    
    Uno sguardo di lei, un sorriso verso di me accompagnati da un acceso colorito della pelle, mi fecero capire che sarebbe stata la serata giusta.
    
    Da parte mia avevo ordinato un bicchiere di brandy e lo avevo gustato dolcemente in solitudine.
    
    Era un piacere stare a quel tavolo ed avevo già bevuto forse più di tre bicchieri di brandy, tanto che era trascorsa così più di un’ora.
    
    Quando mi resi conto di questo, allungai lo sguardo verso la pista cercando mia moglie.
    
    Loredana non la vedevo più, volgendo lo sguardo verso la pista da ballo, ricordai di averli visti andare verso l’uscita che porta sul ponte.
    
    Chiesi al cameriere dove portava quell’uscita e lui mi spiegò che da quel ponte, attraverso scale interne si poteva girare la nave andando in luoghi dove c’era poca frequentazione.
    
    Rimasi ancora per qualche tempo seduto in stato para-confusionale. Ormai erano le quattro del mattino e pensavo a mia moglie che probabilmente era rientrata direttamente in cabina.
    
    Mi alzai e raggiunsi il ponte dove avevamo la nostra cabina ed infatti, aperta la porta senza fare rumore, vidi subito, entrando, che era a letto che dormiva.
    
    Si risvegliò per il casino che avevo fatto involontariamente, mi sorrise ma vidi subito che aveva una luce strana negli occhi, così andai dritto al sodo e le chiesi come era andata.
    
    Lei tentennò un po' ma poi iniziò il suo racconto: “Appena siamo usciti dalla sala abbiamo iniziato a girare per i ponti della ...
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