1. La mia strada p1


    Data: 18/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti

    ... me c’era di più e presi a guardarmi intorno. Col tempo le mie compagne di scuola iniziarono a parlarli dei loro rapporti, dei baci appassionati, delle avventure in macchina in qualche strada sperduta di montagna. Ma io no, io non avevo nulla da raccontare, era come se fossi rimasta ad un livello inferiore rispetto alle altre ma non era di un ragazzo che avevo bisogno in quel momento. Volevo altro, qualcosa di insolito che non comprendevo. Il tempo e la voglia presero il sopravvento e mi ritrovai anche io in un auto in una strada sterrata lontano da casa. Fu la mia prima volta, ero tesa, lo eravamo entrambi a dir la verità. Poco più che maggiorenni, seduti sul sedile posteriore incrociai le labbra con quelle di Massimo, un bacio impacciato che migliorò poco a poco. Ricordo che lui era già duro sotto i pantaloni, me ne accorsi e Massimo, cogliendo il mio sguardo arrossì, gli feci subito capire che era quello che volevo, appoggiai la mia mani suo membro e presi ad accarezzarlo ma poco dopo mi scostò. Intuii il motivo e lasciai che riprendesse il controllo mentre toglievo il maglione e lui in risposta sganciò il reggiseno lasciando esposti i piccoli capezzoli rosa e turgidi. Prese a succhiarli intensamente, a tratti mordendoli, spesso con troppa foga facendomi gemere leggermente. Cercai di slacciare i suoi pantaloni di velluto sotto i quali si ergeva dritto il suo sesso coperto solo da un leggero strato di cotone nero.
    
    Massimo era sempre sul punto di venire ma non lo ...
    ... biasimavo lasciando quindi che continuasse pure l’esplorazione del mio corpo vergine.
    
    Mi privò dei jeans e subito dopo degli slip grigi liberando quel leggero strato di morbida peluria nera. Sentivo il suo respiro sulla mia pelle e le dita che correvano lungo le cosce solleticandole lievemente. Le sue labbra erano a poca distanza dal mio sesso ma in qualche modo sembrava che non volesse baciarmi, era come incredule di essere arrivato fino a quel punto ed io iniziai a desiderare la sua bocca su di me sempre di più. I secondi passavano rendendomi sempre più impaziente fino a che non gli dissi “Leccami, dai…” . Incrociammo gli sguardi, l’intesa fu chiara e finalmente la sua lingua fece la sua mossa. Sfiorandomi delicatamente, Massimo, si insinuò tra le mie grandi labbra cogliendo il mio cremoso piacere e spargendolo su fino al clitoride facendomi sussultare leggermente. La sua era una bocca inesperta ma fu anche la prima che saggiò il mio sapore e per me tanto bastò.
    
    L’orgasmo tuttavia si fece attendere, nonostante fossi tanto eccitata qualcosa mi frenava e pensai quindi che mancasse qualcosa. Volli dunque ricambiare il gesto, curiosa ed inesperta tanto quanto lui feci intendere a Massimo che era giunto il mio momento, che anche io ero vogliosa di tenere tra le labbra il suo sesso.
    
    Questa volta non obbiettò e sfilai i suoi slip, duro come marmo il suo membro fece capolino e potei quindi stringerlo tra le mani, lui mi chiese di far piano, “Vai lentamente” disse imbarazzato. ...