1. La mia strada p1


    Data: 18/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti

    ... non sono possenti e le dita affusolate non dissimili da quelle dei piedi per loro costituzione.
    
    Insomma eccomi, nella mia totalità, semplicemente io, nuda e stanca in piedi sul pavimento freddo mentre lo specchio inizia ad appannarsi.
    
    Mi calo nella vasca ormai piena quasi fino al bordo e resto li mentre i minuti passano ed io mi lascio cullare dall’acqua. Quante volte mi sono addormentata così, nel silenzio totale circondata dal vapore e dall’odore di muschio del mio bagnoschiuma ed è proprio in questi momenti che la mia sessualità si esprime al meglio, ogni volta è come dipingere una nuova tela, certo il senso è il solito ma i soggetti non sono sempre li stessi. La mia mente vaga nelle fantasie più intime e profonde intanto che le mie mani esplorano il mio ventre ed il mio sesso.
    
    Mi trovo spesso a sognare un uomo che mi accompagni nella vita ma poi mi chiedo se ne abbia veramente bisogno. Il mio forse è più un bisogno fisico che sentimentale, certo mi farebbe comodo avere un aiuto costante sia nelle faccende quotidiane che in camera da letto. Tuttavia, al di là di questo, non sento di avere un vero bisogno affettivo, è vero che spesso mi sento sola ma anche soddisfatta. Ho le amicizie, l’amore dei miei compaesani e dei miei animali. Forse sono fuori dal mondo in questo senso, magari è così e magari negli anni a venire cambierà tutto.
    
    Ancor più spesso di quanto io sogni un uomo mi trovo in modo ricorrente nella mia costante che però non è solo una semplice ...
    ... fantasia, prendo atto dei miei bisogni e soddisfo le mie voglie.
    
    Scoprii i miei istinti ben presto e scoprendo anche me stessa in una fredda notte d’inverno. Ricordo bene quando mi toccai per la prima volta, quel calore incessante che saliva dal basso ventre, le mutandine umide sotto il pigiama, le mie gambe serrate che sfregavo l’una contro l’altra. Per diverso tempo questo è bastato a raggiungere quell’emozione che ancora non capivo a pieno, era come se perdessi il controllo del mio corpo, sentivo i muscoli irrigidirsi, il fiato accorciarsi e quella voglia di urlare. Presto scoprii che si trattava di piacere fisico, che ciò che provavo si chiamava orgasmo e che potevo averne uno ogni qual volta ne avessi voglia. La scoperta della vita spiegata con un semplice gesto innocente.
    
    Le miei mani furono una conseguenza diretta che mi permisero di capire a pieno me stessa. Esploravo di continuo ogni angolo del mio corpo, il mio odore ed il mio sapore. Le dita danzavano sul mio sesso come pennelli su una tela per poi scivolare dolcemente al suo interno facendomi provare sensazioni ancora più intense.
    
    Raggiunsi l’età in cui ero ben conscia di ciò che stavo facendo e in un certo senso mi resi conto che sopperivo a qualcosa di più grande.
    
    L’adolescenza per me fu un’apertura al mondo esterno, capii cosa stavo cercando ma era qualcosa di diverso dal comune. Tutti parlavano di ragazze e ragazzi, ne ero interessata anche io, e lo sono tutt’ora. Ciò nonostante qualcosa mi diceva che in ...