1. La mia strada p1


    Data: 18/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti

    Il sole ormai quasi sfiora la cima delle montagne, un’altra giornata sta volgendo al termine ed è ormai ora di rimettersi in marcia verso casa.
    
    Il gregge è già radunato e ai cani pastore basta solo un mio cenno per far muovere il bestiame, il più piccolo e ancora inesperto non mi lascia mai sola, mi segue ovunque, per lui è ancora tempo dei giochi e non sembra molto interessato alle pecore e infondo è giusto così, i suoi genitori e la sorella maggiore sono molto ben addestrati e svolgono egregiamente il loro lavoro da soli. Ho sempre amato i miei animali e specialmente i miei cani, a loro sono legata sin da quando erano cuccioli e in un certo senso, al tempo, ero cucciola anche io. Da qualche anno ormai sono rimasta sola ad accudire casa, la stalla e tutta l’attività. Da piccola sognavo di diventare un medico o un avvocato, insomma una persona di una certa levatura ma il destino ha voluto che io seguissi ben altre direzioni e quindi eccomi qui, poco più che ventenne a fare il lavoro di mio padre, pastore da generazioni. Detta così la mia vita sembra una fiaba e in qualche modo forse è vero ma è una bella fiaba, non credo la scambierei mai con una diversa.
    
    Il mondo lo conosco appena, anzi, forse non lo conosco proprio ma conosco la terra, i verdi prati estivi e la neve d’inverno. Conosco l’acqua, le nubi ed il vento, non domino certo la natura, folle anche solo da pensare ma tanto basta per sentirmi parte di questo mondo.
    
    Sono contenta quando arriva la sera, il ...
    ... sentiero del ritorno è sempre il più semplice benché in salita ma la giornata per me non è ancora del tutto finita. In un certo senso si più dire che le mie giornate siano monotone, ed è vero, ma per me è un continuo rituale, i soliti passi da compiere, le solite manovre.
    
    In lontananza scorgo il tetto della mia casa mentre dentro di me bramo un bagno caldo. C’è ancora luce al mio arrivo e circondata da qui batuffoli di lana mi accingo ad aprire la porta della stalla dove le pecore prendono posto velocemente guidati dai cani che le tengono unite. Ho ancora un ora per svolgere gli ultimi lavori, svolti quelli rientro a casa e con me il più piccolo dei miei fidati amici.
    
    Sono ormai le sette quando finalmente accendo il fuoco nel camino, posso ora togliere li scarponi e le calze di lana. A piedi nudi salgo al piano di sopra fin dentro la mia camera dove mi spoglio di ogni indumento. Martin, il mio fido compare, è ancora giù a godersi il calore del fuoco mentre io entro in bagno per riempire la vasca. Intanto che l’acqua scorre colgo l’attimo per guardarmi allo specchio, la mia corporatura è forte, il mio addome scolpito come anche le braccia, le gambe e i glutei. Ho un seno minuto, come quello di nonna quando aveva la mia età. Al contrario del mio corpo, le linee del mio viso sono dolci, la pelle leggermente lentigginosa e labbra sottili e rosee. Ciò che ho sempre adorato sono i miei capelli, lunghi e neri come i miei occhi. A differenza di quanto si possa pensare, le miei mani ...
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