1. No, dai, niente regali


    Data: 17/10/2021, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... benissimo anche questo, quando ringraziò ancora ridacchiando la cameriera che ci aveva portato il secondo giro di rum. Fighetti o no, negarsi quei piaceri del palato era impossibile. Altrettanto impossibile, per me, era respingere la consapevolezza di quanto volessi essere sua. Come non lo ero mai stata. E non sto parlando di sesso, sto parlando di qualcosa che sentivo dentro e che mi spingeva verso di lui. Un anno esatto dopo che ci eravamo messi insieme. Tra me e Luca molte cose hanno iniziato a cambiare da quella sera.
    
    Risalimmo in camera, dove la temperatura era decisamente più calda. Il sole aveva arroventato il tetto sopra di noi per tutto il giorno ma decidemmo di non far partire l'aria condizionata e di lasciare la porta finestra spalancata. Anche la luce la tenemmo spenta, i raggi di luna entravano quasi direttamente in stanza ed erano più che sufficienti. Mi piacerebbe dire che fu una scelta romantica, in realtà lo facemmo per non fare entrare le zanzare. Tuttavia una certa atmosfera si era creata, impossibile negarlo.
    
    Ci ritrovammo in piedi l'uno davanti all'altra. Togliersi i sandali fu facile, ancora più facile lasciar cadere il vestito spostando le spalline sottili. Molto, molto scenografico. Ma era così che l'avevo immaginato. Avrei desiderato essere completamente nuda, sotto. Purtroppo avevo le mutandine. Gli sbottonai con calma la bella camicia, lui mi lasciò fare con pazienza. Però i miei capezzoli erano già induriti, e con quelli gli accarezzai il ...
    ... petto. Dovetti dissuaderlo un paio di volte dal baciarmi e dal togliermi quell'insignificante pezzetto di raso che copriva a malapena il mio pube. Gli feci infilare le dita sotto l'elastico, però, e rimasi lì a guardarlo, con le mani appoggiate sulle sue spalle. Gli dissi solo "fai piano".
    
    Venni così, dopo un po', fissandolo e strusciando la punta bianco-latte del mio seno sulla sua pelle color cuoio e sulla peluria che la adorna, mentre mi masturbava con dolcezza. Venni con un lunghissimo brivido, ansimando, affondandogli le unghie sulle spalle, lo sguardo un po' appannato almeno fino a quando non chiusi gli occhi per lasciarmi andare nelle onde.
    
    Finalmente ci baciammo. In modo profondo ma lentamente, senza furia. Gli sbottonai i bermuda facendoli calare giù, poi fu la volta delle mutande. Non avrei nemmeno voluto, ma non potei fare a meno di guardare il suo cazzo svettante, di accarezzarlo, di accarezzare i testicoli prima di fargli cenno di andare sul letto, sfoderando uno dei sorrisi più eccitati che credo di avere mai avuto.
    
    Era la prima volta che lo facevo con Luca. Mi ero sempre ostinatamente rifiutata, per una serie di motivi che ho già scritto e che non mi va di ripetere, ma che nella sostanza si riconducono a uno solo: sono una stronza e uno come lui non meriterei di vederlo nemmeno con il cannocchiale. Però non ero nervosa, tutt'altro. Mi sentivo leggera, quasi felice. E naturalmente desiderosa in modo straordinario di farmi possedere. Presi dalla borsa del ...