1. Storia di un cuckold (parte 2)


    Data: 17/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: MAgic49, Fonte: EroticiRacconti

    ... fare di meglio. Prendilo tutto, forza, coglione.» Obbedii, perché ormai ero il loro balia e non potevo fare altro, ma anche perché volevo farlo. Ero eccitato da morire, più di quanto ricordassi di essere mai stato prima. Anche molle mi riempì completamente la bocca. «Ora succhia. Ti ho fatto vedere come si fa» mi incitò lei.
    
    Cominciai a succhiare e quasi subito sentii che Alessandro apprezzava e reagiva. Dopo meno di un minuto avevo la cappella dura in gola. Facevo scorrere le labbra sull’asta con un ritmo lento e regolare: ormai la finzione della pulizia aveva ceduto il passo a un vero e proprio pompino. Quando Alessandro mi mise la
    
    mano sulla testa e mi ficcò tutta l’asta in gola fino soffocarmi venni nei pantaloni senza neanche toccarmi.Fu una vera e propria epifania. Avevo trovato la mia dimensione di cuckold sottomesso e umiliato, ed ero felice.
    
    «Basta così» mi bloccò Angela. «Vedo che entrambi apprezzate e la cosa diverte anche me, ma quel cazzo è mio. Ora puliscimi la fica che ho voglia di ricominciare a scopare.» Mi spostai dall’altro lato, con rimpianto perché avrei voluto farlo godere, e cominciai a ripulire la fica di moglie immaginando che quella sborra che ingoiavo mi fosse stata schizzata in bocca dal mio amico.
    
    Grazie alla mia lingua Angela andò su di giri al punto che, a un certo punto, mi spinse via e si impalò sul cazzo ora durissimo di Alessandro, duro grazie alla mia lingua, pensai non senza orgoglio, e iniziò e iniziò una
    
    cavalcata ...
    ... feroce.
    
    Quella volta scoparono tutta la notte come animali in calore. Io dormii poche ore disteso per terra accanto al letto, ripulendo loro cazzo e fica ogni volta che me lo chiedevano.
    
    Da quel momento in poi Angela divenne a tutti gli effetti la donna di Alessandro, sia in casa che fuori. In un paio di occasioni la scopò insieme a un suo amico, in un’altra le sverginò il culo, sempre insultandomi e chiamandomi frocio, cazzetto e coglione. L’ultimo gradino della scala dell’umiliazione lo discesi qualche mese fa.
    
    Dopo la monta, come al solito avevo ripulito il cazzo di Alessandro prima di fare un bidet con la lingua anche a Angela.
    
    Lei quella volta si era messa in piedi nella doccia mentre io, in ginocchio, ingoiavo la sborra del suo bull. D’un tratto, alzando lo sguardo, vidi Angela sorridere mentre cominciavo a sentire un calore umido sulla schiena: Alessandro mi stava pisciando addosso. Quasi contemporaneamente, mia moglie cominciò a pisciarmi a sua volta in bocca, che era praticamente incollata alla fica. Il liquido bollente mi finì in gola e lo ingoiai per non soffocare. Sembrava non finire mai. «Bevi, coglione» mi ordinò lei. «Ingoia tutto.»
    
    Entrambi scoppiarono in una risata e io venni nei pantaloni del pigiama fradici della piscia di entrambi. Mi impedirono di cambiarmi e lavarmi e rimasi bagnato finché il pigiama non mi si asciugò addosso. Fu meraviglioso.
    
    Diventare la loro latrina umana aggiunse un altro stupendo tassello al mio personale paradiso ...