1. Lalla parte I


    Data: 14/10/2021, Categorie: Voyeur Autore: Vip55, Fonte: EroticiRacconti

    ... Lalla. E cominciò a leggere, muovendo le gambe, che io fissavo con ossessione, cercando di non farmi scoprire. Lalla accavallava, scavallava e apriva le gambe, incurante dei miei sguardi. In un paio di occasioni riuscii a vederle quelle che ritenevo fossero le mutandine ed il mio pene cominciò a gonfiarsi. Sudavo e non sapevo che pesci prendere, finchè fu Lalla ad accorgersi dei miei sguardi. “Ah birichino mi guardi le gambe!” disse sorridendo. L’affermazione era alquanto imbarazzante, la risposta ancora di più. Mi massaggiavo il pacco, cercando di non eiaculare. La cosa no sfuggì a Lalla, che poggiando i fogli sulla scrivania, si avvicinò a me sussurrando: “Lo sai che non è bello guardare le gambe alle donne, solo i porcelli lo fanno. Mica sei un porcello, vero?”. Non sapevo che rispondere, ad un certo punto scattai in piedi e aprii la lampo dei pantaloni, sbottanai gli stessi lasciandoli cadere a terra, sotto lo sguardo impietrito di Lalla, che sembrava paralizzata dall’inattesa reazione che ebbi. Io estrassi il pene dagli slip e lo presi in mano mostrandolo alla stupefatta Lalla. “Giovanotto ti consiglio di ricomporti subito, altrimenti…..”. La guardai bramoso negli occhi e lei capì:”Non hai la ragazza e magari è la prima volta che vedi le gambe di una donna, vero caro?” disse con un tono di voce più dolce e mi accarezzò il viso. Poi mi fece accomodare sul lettino e si sedette accanto a me, prendendo le mie mani e sussurrando: “Dimmi la verità: è la prima volta che ...
    ... vedi le gambe ad una donna? Cosa ti succede caro? Capisco: sei nell’età critica ed è normale che tu guardi le gambe alle donne, ma non devi guardare le mie, ma quelle delle tue coetanee. Non c’è qualche bella ragazza con cui uscire insieme nella tua classe?” Intanto che parlava guardava il mio pene, grosso e semiscapellato. Le vedevo salire e scendere la saliva nella gola, segno inequivocabile che a Lalla non dispiaceva vedere il mio pene bello teso. Lo accarezzò timidamente con una mano. “Bello duro il tuo sesso, non c’è che dire!” esclamò a bassa voce. “E dimmi come mai è diventato così duro? Non è solo perché hai visto le mie gambe briconcello!?” aggiunse accarezzandomi le ginocchia. Io mi trattenni dal metterle la mano sulle gambe, semiscoperte di Lalla che era in attesa di una risposta, che non osavo darle. Alla fine cedetti e balbettando le dissi:”No… è che…” “Che?... su continua, tanto ormai è successo non puoi tornare indietro. Su dimmi che cosa ti ha eccitato, le mie calze? i reggicalze?..... sai è la prima volta che mi accorgo di essere spiata da un mio allievo e la cosa si fa intrigante. Non vorrei passare per quella che non sono… Mi capisci vero?” tornò ad esclamare. “No… è che… ti ho visto…..le mutand….ine!” dissi finalmente. Fu come se mi fossi liberato da un macigno che minacciava di schiacciarmi. “Ma bravo il mio porcello. Dimmi la verità: non è che quella del racconto che stai scrivendo stia diventando una messa in scena per ottenere qualcosa da me….. tipo la ...