1. Lalla parte I


    Data: 14/10/2021, Categorie: Voyeur Autore: Vip55, Fonte: EroticiRacconti

    ... mentre assaggiava qualche biscotto, porgendomi il vassoio disse: “Ti piace proprio il tuo paedi se, ma dimmi dove si trova esattamente, voglio dire aiutami a localizzarlo nella provincia e prendendo un atlante lo apri alla pagina dove era disegnata la regione con la provincia e, mostrandomela, mi chiese di indicarle la posizione del comune sulla carta, solo che nel porgermi l’atlante aveva divaricato le gambe quel tanto che mi permise di vedere un triangolino bianco spuntare da sotto il vestito. Diventai paonazzo e lei mi chiese: “Che c’è caro? Ti senti poco bene?” Effettivamente ero un po' sconvolto, ma cercai di minimizzare: “Niente di grave mi è andato di traverso il thè!” dissi tossendo. “Oh povero caro!” disse senza sospettare di nulla ed allungò la mano per accarezzarmi il viso. Avevo voglia di baciarla, ma mi trattenni. Cominciò a farmi dei complimenti ed intanto notavo che metteva in mostra le sue gambe, le allargava maliziosamente non curante dei miei sguardi. Io sudavo ed il cuore andava a mille, finchè alzandosi mi disse:” Per oggi abbiamo finito. Continua così e ci vediamo fra due settimane. Spero di leggere qualcosa di nuovo e mi diede un bacio sulla guancia. Ero tentato di farle una mano morta, ma in quel mentre sua madre uscì dalla cucina per salutarmi. Lalla mi accompagnò alla porta e nel congedarmi la baciai sulle guance, mentre la sua mano scivolò lungo i suoi fianchi, sfiorandomi involontariamente la patta dei pantaloni. Notai un’espressione di sorpresa ...
    ... sul suo volto, ma non disse nulla e mentre mi avviavo per le scale aggiunse: “Alla prossima caro!” Mi voltai e le mandai un bacio. Lei mi fece l’occhiolino. Passai quelle due settimane masturbandomi ogni giorno e cercando di mettere a punto un piano. Ero deciso a tentare il tutto per tutto. Finalmente giunse il giorno fissato per il nostro secondo appuntamento e mi presentai con un piccolo bouquet di rose bianche. Quando gliele porsi arrossì: “Oh che carino, che galante cavaliere!” esclamò baciandomi sulle guance con maggior foga, tanto da farmi perdere l’equilibrio e le cinsi i fianchi per non cadere, involontariamente le sfiorai le natiche, ma lei fece finta di nulla. “Ops scusami!” le dissi. “Non fa nulla non ti preoccupare, ma Lalla dovette avvertire qualcosa di duro all’altezza del pube, ma anche in quella circostanza fece finta di nulla. Dopo che ebbi salutato la madre abbracciandola, ci sistemammo nel suo studio. ”Allora caro sei riuscito ad andare avanti nel racconto?” mi chiese . “Si! Certamente…”risposi porgendole i fogli. “Vediamo subito sono curiosa di conoscere nuovi particolari. Accomodati arrivo subito!” disse prendendo i fogli e si acllontanò, mee prendevo posto alla scrivania. Quando tornò tutta sorridente disse:”Mia mamma ti ringrazia per i fiori. Sei veramente gentile.” E prendendo un barattolo mi offrì un cioccolatino. “Allora veniamo a noi, disse sedendosi quasi di fronte a me. “Prima di correggere fammi dare uno sguardo a quello che hai scritto” disse ...