1. Silvia cap.2 - Il secondo passo verso l'uromania


    Data: 13/10/2021, Categorie: pissing, Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... la cravatta.
    
    Poi ci eravamo recati in sala e lui mi aveva aiutata a sfilare il vestito.
    
    “È un peccato togliertelo, ma senza sei decisamente meglio”, mi aveva detto e poi squadrandomi tra le gambe, aveva aggiunto “e quel collant già bagnato mi sta facendo andare in visibilio”.
    
    Eravamo un po' brilli e quindi io mi ero osservata tra le gambe notando la chiazza lasciata dai miei umori. Quando avevo rialzato lo sguardo, lui si era già sfilato i pantaloni ed anche i boxer, restando con la sola camicia addosso. Il suo cazzo era già semieretto e lui mi stava indicando di inginocchiarmi davanti a lui.
    
    Io avevo obbedito, come sempre d'altronde. Ero iper eccitata e non vedevo l'ora che Franco si prendesse cura di me come sapeva fare.
    
    “Brava, brava!”, mi aveva detto accarezzandomi il capo mentre contribuivo a rendere perenne la sua erezione.
    
    Qualche minuto dopo mi aveva chiesto:”E adesso cosa vuoi Silvia?”.
    
    “Godere”, avevo risposto smettendo per un attimo di leccarlo.
    
    “Brava. Sei davvero la donna che fa per me”, mi aveva risposto inebriandomi.
    
    Allora mi aveva fatta alzare e mi aveva abbracciata. Ci eravamo baciati per qualche attimo durante il quale lui aveva infilato la sua mano dentro al mio collant. Aveva un buon sapore ma io non riuscivo a pensare ad altro che alle sue dita che si muovevano abili fuori e dentro dal mio sesso.
    
    In qualche modo avevo pensato di essere perduta. Totalmente in balìa delle sue fantasie sessuali deviate, ma anche complice ...
    ... consenziente. Nessuno mi obbligava e Franco non aveva mai posto condizioni al nostro rapporto. Mi chiesi se dopo la storia con Franco, perché certamente sarebbe finita un giorno, avessi incontrato un uomo normale come mi sarei comportata.
    
    “Quando non vorrai più divertirti con me, non ci sarà nessun problema. Torneremo ad avere lo stesso rapporto di lavoro che avevamo in precedenza”, mi aveva detto “Niente cambierà, ma durante questo rapporto che potremmo definire evoluto, sarò io a condurre le danze. O lo accetti o la questione finisce qui”.
    
    Ed io avevo accettato di buon grado.
    
    “Stai godendo?”, mi aveva chiesto mentre si era messo dietro di me e mi stava baciando sul collo, continuando a masturbarmi.
    
    “Quasi”, gli avevo risposto sentendo che l'orgasmo si avvicinava. Da quello al successivo passarono circa dieci minuti nel corso dei quali lui non smise mai di masturbarmi, facendomi impazzire. Ero come indemoniata, urlavo e saltellavo mentre la sua mano correva veloce lungo le mie pieghe e le sue dita entravano ed uscivano alla velocità della luce dalla mia vagina. La fica mi bruciava e la sua mano era totalmente impregnata dei miei liquidi così come il collant.
    
    “Devo pisciare, non resisto più”, gli avevo detto quando aveva interrotto di toccarmi.
    
    “Lo farai su di me, vieni”, mi aveva risposto prendendomi per mano e guidandomi al centro della stanza dopo aver preso una sedia di legno sul quale si era seduto. Mi aveva portata davanti a lui, come se fossi dovuta ...