1. Alpeggio Cap.: VIII


    Data: 12/10/2021, Categorie: Incesti Autore: bepi0449, Fonte: EroticiRacconti

    ... attaccati uno all’altro come due libellule o due lucciole trascinate dal vento. Anche in volo possiamo gioire delle nostre caratteristiche. Ti sento umida, Lucia e … questo faciliterà la nostra unione. Sei fradicia; … la mia mano strofina le labbra gonfie della tua figa pelosa e bagnata; il mio pollice tormenta il tuo ibisco gonfio e duro come una pietra.” Lucia si abbandonò fra le braccia muscolose dell’uomo, … sentiva la topina pulsare e il calore del grosso membro premerle sull’addome. ... L'uomo se la strinse al petto baciandola tutta; ... l'odore della donna lo eccitava, lo faceva impazzire.
    
    “Sì Ennio.” Volteggiavano, ondeggiavano, fluttuavano uniti o distanziati, ma mai separati e lontani, poiché quelle scie luminose, che galleggiavano con loro, lo impedivano. Rollavano, ballavano, piroettavano sino a trovarsi nuovamente vicini, nuovamente avvinghiati, con i loro sessi a disposizione delle labbra e lingua dell’altro.
    
    “La tua rosa purpurea, simile ad una Papa Meilland, mi attrae, … mi affascina ed invita a renderle omaggio, a salutarla anche con la lingua per asportarle quella rugiada che sgorga abbondante dal suo ovario. Ohh Lucia, devo lappare, leccare, lambire, ciucciare quel tuo nettare. Ohh femmina … hai trovato il tuo Phallus impudicus, … il tuo cactus torcia … Voglio sentire l’odore della tua figa, … imbrattarmi il volto delle tue essenze, … essere una serpe nel tuo anfratto, … per aggrovigliarmi, avvolgermi e gonfiarti per addolcire le tue linee con ...
    ... nuove sostanze.”
    
    - “Dalia … a cosa stai anelando? … vedo che spasimi, ansi … e il tuo fisico si ritrae, si allunga e si illumina ad intermittenza
    
    - “Papà, … prendimi! Non vedi come ti sto chiamando? Anche se la Montagna mi ha trasformato in una lucciola, non pensi che abbia bisogno che tu mi copra? Su, … ho bisogno che tu mi prenda. Salimi sopra e fottimi, fottimi, … riempimi. Non importa se la nostra vita sarà breve, … che significa, … che vuol dire: è importante che sia ricca, vissuta ed io … piena di te. Papà … lo so che dopo, … ma ti raggiungerò quasi subito dopo e vivremo ancora assieme e poi Lui non ci ama. Pizzicami, accarezzami, pungimi, … fammi aprire al tuo pungiglione.”
    
    - “Oh figlia mia, non mi tocca, non mi importa nulla se, dopo che ti avrò coperta, … morirò. Ora desidero solamente fotterti, scoparti, trombarti, … possederti e lasciare in te i miei umori che feconderanno le tue microscopiche uova. Sento che sei calda, pronta, … la mia luce si travasa in te. Mi sento … capisco, … provo piacere e dolore assieme … provocati dalla tua ovaia che aspira, che risucchia i miei umori. Ohh … sììììììììììì, … estrai figlia mia, estrai, … sgraffigna, … svuotami.”
    
    Una luce si era spenta. Reggevano e rimanevano con le altre lampiridi quelle di Tonio e di Luigi.
    
    - “Zio, … nonno Tulio se n’è andato, … ci ha lasciati.”
    
    - “Sì, … ma non piangere, … fai vibrare la tua luce e salutiamolo in questo dato modo.”
    
    La burrasca era cessata e a terra, su un morbido tappeto ...