1. Celestino Cap.: X Il Dottore


    Data: 10/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: bepi0449, Fonte: EroticiRacconti

    ... Respira con il naso. … Inghiottisci.” Dagli angoli delle labbra pendevano bave.
    
    “Orgggh, … ommmgghhh, … aaaaaargh! Faaaaaaaa maaaaaaaaale!” e quello forzava trattenendolo imprigionato tra le sue braccia finché Celestino non fece spontaneamente l’ingoio oltre l’apertura dell’esofago.
    
    “Bravo, hai visto che accogliendo dei suggerimenti puoi fare di più. Ora desidero sentire il calore della tua gola. Spogliami come hai fatto con quel tuo insegnante di greco, … con passione e tenerezza. Inginocchiati e accarezza quel luogo con le guance. Metti le tue mani sotto gli indumenti e vai a sentire come sta colui che dovrai imparare a prendere, stringere, annusare, limare, baciare, leccare, ingoiare tutto, per bere poi il frutto delle ampolle a lui agganciate. Svuotale con mitezza e docilità. La rimozione del loro contenuto è un atto che tutti gli uomini desiderano, cercano, esigono anche brutalmente.”
    
    Esitava il ragazzino ad appoggiare le sue labbra su quell’abbigliamento, che da tempo non veniva affogato nelle acque per un bucato.
    
    “Cosa credi che venga a conoscerti e rediga un certificato di buona salute pulito e vestito a festa e senza muovere un dito? Quando vengo qui, spesso devo vedere e visitare delle fattrici, … dei vitellini, … per cui … Avanti, … muoviti!” … e costringendolo, il medico riuscì a farsi denudare da quelle tenere mani. La sua peluria imbianchita aveva odore e sapore di urina rinsecchita, stantia e il giovinetto fu preso da sentori di rigurgito.
    
    C’era ...
    ... qualcosa di osceno e ripugnante nell’atteggiamento del dottore. Si teneva premuta la testa del piccolo perché ingoiasse il suo fallo in modo brutale, quasi satanico e, per di più, preso un corto scudiscio disegnava biancastri grafiti sulle tenere, dolci natiche che diventavano, dopo, rossi e violacei. I lamenti erano soffocati da quel membro conficcato sino all’ugola.
    
    “Sono un medico-maiale in fregola e tu sei la troia che ora deve darmi piacere.” … e, staccatoselo, dopo avergli contemplato il viso lordato di lacrime e di schiume, se lo trasse sulle ginocchia con il culo striato all’aria per proseguire con la frusta, non solo sui glutei, ma anche tra loro, per arrossare il grinzoso fiore, colà nascosto. Mentre uno sbavava, l’altro si agitava dimenandosi, agitandosi o contraendosi a causa delle dolorose percosse che gli venivano inferte senza pietà.
    
    “Mi piace questo sedere: ora è pronto per la visita. Sarà caldo e saporito. La mia lingua giocherà con il suo buco, mentre le mie mani stringeranno i rotondi cuscini che lo difendono. Andiamo sul tavolo e vienimi sopra. Mentre gioco, lecco, mordo questo culo che mi è stato consegnato per studiarlo, tu sbarbatello lavami i testicoli e continua lambendolo, sfiorandomelo con la lingua, carezzandolo. Non provar vergogna, perché il fare copula, il dare e l’avere piacere, concedendo il proprio fisico, porterà solo benefici ad entrambi. Sono una canaglia e tu dovrai essere il mio piccolo allievo-amante dagli occhi morbidi e sino a ...
«1234...10»