1. Incontro


    Data: 23/09/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: GabryArcangeli, Fonte: Annunci69

    ... lentamente, sempre con la benda sugli occhi, a slacciare i listini e togliere le scarpe, sfilò piano, un pò impacciata le calze autoreggenti e le consegnò a lui, poi un po nervosa si sbottonò e sfilò la camicia lasciandola cadere alle sue spalle, slacciò il reggiseno lasciandolo cadere a terra e rivelando un seno piccolo ma bellissimo e infine si tolse la gonna, mentre un caldo rossore ammantava le sue gote.
    
    Rimase ferma in piedi, in mezzo alla stanza, completamente nuda.
    
    Lui le disse : "Non muoverti e non parlare" e ricominciò a girarle lentamente intorno, senza toccarla, quell'ulteriore attesa, la benda, la nudità e anche il negroni la resero sempre più nervosa e spaventata tanto da rasentare le lacrime, finché finalmente lui le toccò le braccia da dietro.
    
    Ebbe un forte sussulto, rimase rigida e agitata mentre lui, delicatamente ma con fermezza, le unì le mani dietro la schiena legandole con le sue calze, strinse deciso facendole sentire un lieve dolore ai polsi ed emettere un piccolo gemito, cui l'uomo rispose : "So che ti fà un pò male, ma è necessario, tu ora sei mia e io godo anche nel vederti soffrire, il tuo consapevole e accettato dolore è la fonte primaria del mio piacere".
    
    Questa frase la fece rabbrividire mentre sentiva una strana contrazione tra le gambe, era molto spaventata ora, ma anche terribilmente eccitata, anche lei desiderava umiliarsi e soffrire per dargli piacere e godere lei stessa della sua sottomissione, ma fino a che punto ? Sarebbe ...
    ... stata in grado di resistere e le sarebbe davvero piaciuto ?
    
    Queste erano le domande che ora vorticavano nella sua mente, insieme alle più strane sensazioni mai provate prima.
    
    In piedi, nuda, bendata e legata si sentì totalmente inerme davanti a lui.
    
    "Adesso dolcezza sei mia e posso fare di te tutto ciò che voglio" disse mentre lo sentiva avvicinarsi posando una mano sulla sua spalla e provocandole tremito sulla pelle anche per quel semplice contatto. Poi spingendola delicatamente la fece uscire dalla camera portandola in soggiorno, dove prima aveva visto una specie di panca, non molto larga, che poteva servire perfettamente al suo scopo.
    
    La fece inginocchiare e poggiare con la pancia sulla panca, così che i seni sporgessero liberamente dall'altra estremità e usando alcune sottili corde che aveva portato con sè la lego' in quella posizione con le gambe larghe, tirate lungo le estremità della panca e le cosce ben divaricate.
    
    Così aperta, cieca e offerta liberamente ai suoi sguardi la giovane si sentiva totalmente imbarazzata e terrorizzatati ma continuava anche a chiedersi perché, con tanta paura e tensione che le attanagliavano lo stomaco, il suo ventre continuasse a pulsare ed a bagnarsi in modo così abbondante.
    
    Sentiva che se solo lui l'avesse toccata, anche solo per un attimo nei punti giusti, avrebbe potuto avere un orgasmo di un intensità mai provata prima.
    
    L'uomo avvicinò la bocca al suo orecchio, dicendole che aveva intenzione di appenderle dei pesi al ...
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